Stiamo o costruendo un ponte sicuro verso il fruttismo: una strada facile e sicura da percorrere in quanto crediamo che possa essere un potenziale futuro per l’umanità. In un mondo sempre più avvelenato, cresce il numero di persone che si orientano verso uno stile di vita più naturale in cui l’alimentazione riveste un ruolo fondamentale. Molti lo definiscono “risveglio planetario” per cui una moltitudine di persone sta prendendo coscienza che l’essere umano è immerso in un Sistema Vitale molto più complesso ed affascinante di quanto non abbia mai creduto. La realtà di una popolazione ogni giorno più ammalata è ormai palese e solo le persone ancorate ai vecchi dogmi si ostinano a seguire uno schema culturale che inevitabilmente li condurrà verso una vita acciaccata da disturbi, malattie e vecchiaia precoce. In questo periodo di cambiamento dove cadono le vecchie certezze è importante ricostruirne di nuove, più coerenti e più in linea con il Sistema della Natura.
Il metodo Fruttalia, come vedremo, si pone nel mezzo, come un ponte, per aiutare le persone a oltrepassare quell’argine misterioso che una buona propaganda decennale ha dipinto come inavvicinabile, invalicabile. Non ci piace categorizzare nulla e nessuno ma per spiegarci nel migliore dei
modi, cercheremo di rappresentare attraverso dei gradini i vari costumi alimentari. Partiamo dalla descrizione della situazione alimentare standard, ovvero la più diffusa, fino ad arrivare al fruttismo.
Onnivoro: l’alimentazione è composta da cibi crudi e cotti, dai vegetali a quelli animali. La convinzione di questo tipo di alimentazione è che il nostro corpo ha bisogno di tutta una varietà di alimenti per il proprio sostentamento. I danni di questo genere di alimentazione sono così alti che negli ultimi anni molte persone se ne sono allontanate. Se si vive una vita serena in pace e armonia con il mondo, ma sopratutto s e si
mangia in maniera frugale, si riesce a sopportare molto meglio di danni acidificanti di questa alimentazione. E’ anche
vero che i danni si vedono dopo molti decenni, anche se quando si sommano ad altre situazioni appaiono dopo i 30/40 anni .
Vegetariano: Dalla precedente, sono esclusi solo i cibi animali, ovvero carne e pesce. Si mangia sia crudo che cotto. Spesso il passaggio verso il vegetariano è fatto per motivi etici. Negli ultimi anni, con l’aumentare di informazioni riguardo la nocività della carne, aumentano le persone che compiono questa scelta per motivi di salute e prevenzione.
Vegano: sono esclusi tutti i cibi di origine animale, come latticini, miele e uova. I cibi sono sia crudi che cotti. Questo tipo di alimentazione è molto spesso la conseguenza di uno stile “Vegan” che abbraccia in toto la diffusione di uno stile altamente etico verso gli animali e la natura. Spesso si eccede nel consumo
di cereali o di surrogati dei precedenti cibi “animali” con la credenza di dover sostituire quei cibi invece che eliminarli del tutto
Vegano-crudista: variante del precedente con i cibi non vengono cotti. Vengono consumati cibi interamente crudi con la sola regola di non superare una certa temperatura per non perdere le proprietà di attivazione enzimatiche nel nostro corpo. Spesso alcuni elementi che veng
ono usati della dieta crudista non soddisfano i principi basilari della salute, e non sono adatti all’alimentazione umana, c
ome fra questi noci e germogli. Ma è comunque è senza dubbio un gradino molto elevato da raggiungere. I tre precedenti stili di alimentazione rappresentano, ad oggi, l’argine ultimo che la cultura ufficiale ci ha voluto far conoscere. Seppur tra mille raccomandazioni, integratori, paure e false informazioni. Il messaggio propagandistico che oggi passa è: se sei vegetariano sei un buon salutista, confermato e certificato anche dall’ex ministro Veronesi oltre che una decina di personaggi patinati, mentre se sei vegano sei davvero colui che rispetta l’ecologia. L’importante è che tu stia attento soltanto alla vitamina B12, perché in fondo sarà l’unica cosa di cui avrai carenza (ma possono passare anche 20 anni…); bla, bla, bla, … A questo punto si inserisce l’importanza di Fruttalia, e del suo metodo. Descriviamo brevemente il “ponte” e l’altro argine, per poi stilare alcune considerazioni.
Fruttaliano: solo cibi di origine vegetale, ovvero frutta e verdura, sia cruda che cotta
Fruttaliano-crudista: variante del precedente, escludendo i cibi cotti, usa frutti ortaggi, come pomodori zucchine e olive non propriamente adatti (in una scena ideale), ma comunque eticamente e ideologicamente fruttariani.
Fruttariano: si alimenta di sola frutta cruda preferibilmente dolce.
Fruttariano simbiotico: si alimenta di sola frutta cruda colta e mangiata dagli alberi che incontra o che lui stesso cura. Vive in perfetta sintonia con la natura. In questo articolo non vogliamo soffermarci sui dettagli della correttezza della dieta Fruttariana, perché è già stata ampiamente spie
gata ed illustrata nel libro Fruttalia, ma vorremmo sottolineare quanto sia importante fare i passi nel modo più giusto per non ricadere nelle vecchie abitudini e soprattutto evitare di procurarsi del male da soli.
La sceltà della destinazione fruttista è spesso immediata, ma arrivarci attraverso il cammino di passaggio sul ponte non è sempre dei più facili. Spesso molti abbandonano e tornano indietro alla confortante e “sicura “alimentazione” precedente. Questo perchè dimagriscono troppo velocemente , oppure hanno problemi fisici per la troppa velocità nel passaggio, magari o perchè sentono maggiormente di altri la disintossicazione dai residui di cibi errati del passato e rimessi in circolo, e che possono venire riattivati troppo rapidamente.
Si va quindi dai problemi ai denti , alla sopracitata magrezza oppure alle voglie psicologiche di cibi err
ati da cui non ci si riesce a staccare…la pasta, la pizza i dolci i fritti in genere etc. etc .
Abbiamo verificato che il passaggio sul ponte verso la salute e il benessere attraverso una sana alimentazione fruttariana, specie dopo anni spesso molti decenni di alimentazione errata o in eccesso ha delle difficoltà. Ma è tutto sempre relativo, e succede anche che chi è già su un cammino salutista, scivola meglio verso il fruttismo, come anche ragazzi giovani con meno problemi fisici da risolvere hanno meno problemi da affrontare e il passaggio è più agevole.
Il passaggio deve essere comunque graduale e attento, come sul ponte tibetano ; e cioè attentissimi a dove si mettono i piedi e sorreggendosi bene ai lati con le corde apposite. Noi con il nostro lavoro stiamo mettendo i legni dove prima c’erano buchi tirando le corde e raddoppiandole affinche tutti, ma proprio quelli che vogliono, possano passarci agevolemente. Stiamo anche saggiando i legni vecchi e marci che possono creare scivoloni o cadute non previste. Non è un lavoro facile prende molto tempo , ma è fatto da noi con estremo piacere, e saremmo lieti di chiunque voglia contribuire, partecipando e condividendo la sua esperienza nel nostro forum .
Quali sono, brevemente, i benefici della scelta fruttariana ? Qual è il premio che ci spetta al di là del “ponte”?
“Finché la salute c’è tutto” recitano i detti proverbiali… e anche il buonsenso! La “Salute” mediamente percepita è in realtà una forma di temporanea assenza di manifestazione di dolorosi sintomi di malattia. In parole povere le persone credono di essere sane perché non accusano dolori o fastidi, e non si riescono a rendere conto che la loro vitalità è ben lontana da quella che esprime un bambino. La pelle invecchia velocemente e appaiono rotondità non proprio da Calendario Pirelli.
E’ invece un fatto accertato che chi è davvero in salute grazie ad una dieta ideale, ha una vitalità altissima proprio come i bimbi! Dormire meno e meglio, più profondamente, ed esprimere durante il giorno il massimo dell’energia; non accusare mai disturbi o malattie nemmeno dopo le feste Natalizie quando l’influenza miete “vittime”; ritrovare un ringiovanimento estetico per il miglioramento della pelle e una forma longilinea e magra naturale. Qual è quindi il compito, e il merito, del “ponte” Fruttalia? – valutare il punto di partenza di ognuno.
E’ vero che l’alimentazione ideale è unica per tutti ma è altresì vero che partiamo tutti da un punto diverso: valutare le abitudini alimentari, il tipo di convinzioni mentali, l’assunzione di farmaci, e altri fattori determinanti il grado di benessere. – tracciare un percorso altamente personalizzato che abbia delle tappe intermedie ben precise da raggiungere – valutare gli aspetti mentali le legano i cibi alla psiche per evitare che si “ricada in tentazione” –
Prevenire in tempo le problematiche sociali che potrebbero venire fuori, come il classico “eccesso” di magrezza.(vedi anche pulizia interna e magrezza) – dare supporto per tutto il tempo attraverso il forum gratuito o consulenze personalizzate Questi sono i passi per rendere il percorso sicuro.
L’alimentazione Fruttaliana si pone quindi tra il veganesimo e il fruttariano puro: un limbo in cui si trovano sempre più persone che seguono un percorso di transizione.
La parola stessa non è un caso: forse non tutti sanno che prima della forma americana “vegan”, c’era il termine italiano vegetaLiano, con la L. Si parlava di vegetariani e vegetaliani. Andando verso il fruttarianesimo, ci sembra sensato ripercorre lo stesso modello modificando in L la R, ed unendo così le parole “vegetaliano+fruttariano=fruttaliano”.
Una curiosità: l’esigenza di creare parole sempre più specifiche, si crea quando un argomento è sempre più importante nella vita sociale. Un esempio: per noi che viviamo nella fascia temperata il colore BIANCO ha pochissime varianti: bianco panna, bianco ghiaccio, bianco puro, bianco…? Boh… Gli eschimesi hanno invece più di cento tipi di bianco!
Se vuoi approfondire l’argomento, o commentarlo puoi farlo qui nel nostro forum. Articolo scritto da Silver e Luca.
Grazie
Consigliamo anche l’articolo sullo stile fruttaliano : La Dieta Fruttaliana
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