Perché tanta enfasi su quello che mangiamo? È davvero così importante? Cosa c’è oltre al “riempirci la pancia” o soddisfare le voglie di un momento? A guardare bene, c’è molto di più!
Il nostro organismo fisico nella sua totalità è progettato per durare per sempre, o quanto meno a lungo, molto a lungo, molto più a lungo di quanto siamo anche solo abituati a pensare. Per questo motivo è strutturato per rigenerarsi continuamente. Cellule vecchie e stanche muoiono per lasciare il posto a cellule nuove affinché i nostri tessuti possano essere sempre al meglio della loro efficienza. Per fare questo serve materia prima, materiale biologico da utilizzare e trasformare in cellule umane.
Il sistema nervoso e quello digerente (il secondo cervello) lavorano insieme per darci lo stimolo della fame e della sazietà allo scopo di rifornire il corpo di atomi e molecole da cui ricavare materia prima per la rigenerazione cellulare.
L’istinto allo stato puro, quando non distorto da abitudini e tradizioni inculcateci sin dall’infanzia, sarebbe in grado di orientarci verso la scelta corretta del cibo adatto a questo scopo. La Natura infatti ha provveduto a fornire all’essere umano, in quanto”animale” ed Essere Biologico, l’adeguato sostentamento fisico in termini di nutrimento attraverso un cibo ideale, ovvero un carburante perfetto per la macchina umana, in grado di fornire energia e sostanza senza danneggiare il sistema. Come funziona?
L’apparato digerente è considerato il secondo cervello. È in grado di regolare l’apporto di nutrienti in base al fabbisogno nutrizionale del momento attraverso lo stimolo nervoso fame-sazietà. Ma non solo. L’intestino è collegato al cervello attraverso il nervo vago ed è fittamente innervato da una maglia a rete composta di circa 100 milioni di neuroni a dimostrazione di quanto questi due organi siano simili e collegati tra loro più di quanto abbiamo sempre pensato.
In particolare, emozioni e apparato digerente sono in stretta relazione tra loro, al punto che sin dall’antichità si afferma che l’inconscio, ovvero la nostra mente automatica e istintiva, abbia sede proprio nell’intestino. A tutti è capitato di dover correre in bagno dopo una forte emozione, oppure di sentire le farfalle nello stomaco per l’agitazione ad un esame o per un incontro con il ragazzo o la ragazza del cuore.
Tutto questo dovrebbe farci riflettere su come il nostro corpo sia definitivamente un tutt’uno con la nostra mente e con le nostre emozioni.
Tutto il nostro corpo, con i suoi miliardi di cellule, non è altro che un’antenna biologica che capta il segnale della nostra coscienza.
Più il corpo è fisiologicamente pulito, maggiormente chiaro sarà il segnale che è in grado di ricevere. E questo si traduce in lucidità mentale, chiarezza di obiettivi, elevazione spirituale. Sembra banale? Non lo è affatto.
Qui si innesta il fattore alimentazione. È primariamente con l’alimentazione che controlliamo l’efficienza dell’antenna, ovvero del nostro corpo fisico. Ovviamente non solo con quel che mangiamo e beviamo. Sono fondamentali l’aria che respiriamo, l’attività fisica, la gestione degli stimoli esterni e dello stress, il giusto riposo. Questi ultimi elementi tuttavia esulano dal contesto specifico di questo articolo e mi riprometto di trattarli in futuro.
Capiamo quindi come un organismo intossicato semplicemente non possa assolvere correttamente alle sue funzioni, che sono innanzitutto quelle di farci vivere una vita serena e felice, quantomeno in salute!
Scegliere la nostra alimentazione è il primo passo verso la salute e il benessere, non solo fisico ma anche mentale e spirituale. Certamente non è cosa semplice, considerando il bombardamento mediatico e culturale che ci investe quotidianamente vivendo in una società occidentale e consumistica. Il condizionamento è in primo luogo mentale, in seguito ad una programmazione inconscia subita da tutti noi sin dall’infanzia, e successivamente chimico, in quanto i nostri corpi sono avvelenati da anni, se non decenni, di alimentazione malsana e tossica.
La domanda iniziale “Ma quello che mangiamo è davvero così importante?” ha quindi per me la sua risposta: sì, è importante, probabilmente lo è molto di più di quello che possiamo immaginare.
Estratto dal sito :http://sanibellieinforma.com/