Camminare a piedi nudi è semplicissimo , siamo nati senza scarpe, perché usarle dopo ?
Naturalmente scalzi o liberamente scalzi; sensazioni bellissime di libertà e di recupero di sensazioni tattili, poter aprire le dita dei piedi, sentire i terreni e le loro temperature o le loro superfici, morbide, dure, bagnate, secche etc.
Per camminare scalzi….. basta seguire un riadattamento intelligente e calmo…così iniziando gradualmente ci si abitua e il piede diviene sempre più resistente.
Un altra delle cose che ci chiedono e se devi guardare a terra tutto il tempo …..ma anche se le prime volte viene spontaneo farlo , poi ci si abitua. E’ come camminare o andare in bicicletta, all’inizio siamo tesi, poi ci si rilassa e si anche camminando noteremo una fluidità molto naturale e senza nessuno sforzo.
Anche non essendo abituati ad andar scalzi, si può iniziare a stare scalzi a casa. Quello che conta è l’approccio graduale nell’andare scalzi… il corpo inizia a sentire di nuovo percezioni dimenticate .
Camminando ovunque e facendo attenzione alle sensazioni e al recupero della giusta postura….gradatamente, ridoneremo al piede la libertà che anni di scarpe chiuse gli hanno negato.
Camminare o anche correre scalzi è fantastico, sulla sabbia poi è molto divertente e piacevole, sulla ghiaia diventa un piacevole allenamento riadattante per la pianta del piede.
Il piede è il nostro punto d’appoggio al suolo, della parte sulla quale tutto il nostro corpo poggia e si appoggia per gli spostamenti e per i movimenti. Il piede ci permette di “spingere” in avanti e di conseguenza di avanzare, come pure di bloccare i nostri appoggi e, conseguentemente, di rimanere sulle nostre posizioni. Simboleggia i nostri atteggiamenti, le nostre posizioni affermate e riconosciute, il nostro ruolo ufficiale. Le malattie dei piedi esprimono le tensioni che proviamo rispetto alle posizioni assunte nei riguardi del mondo. Indicano che i nostri atteggiamenti abituali, le posizioni che assumiamo o che abbiamo, mancano di affidabilità, di stabilità o di sicurezza.Quando la tensione si manifesta nel piede destro è ricollegabile allo Yin (madre) e quando invece si presenta nel piede sinistro è in relazione con lo Yang (padre)
Per chi volesse esiste anche un forum all’interno del forum fruttalia in cui parliamo di salute del piede… Liberamente scalzi…!
Liberamente scalzi è un modo di essere liberi dai condizionamenti e dalle critiche di andare scalzi, liberi anche di essere scalzi quando vogliamo e dove vogliamo.
Luca Speranza
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Liberamente scalzi a cura di Silvio :
A volte le cose più ovvie ci sfuggono.
Parlando di alimentazione naturale spesso rivolgo questa domanda: “Quale essere vivente animale o vegetale, oltre l’uomo, cucina il proprio cibo?”. La domanda, palesemente retorica, crea sempre un certo effetto perché all’interlocutore viene posta con un’ottica a cui non aveva mai pensato e con un rigore razionale che non lascia scampo nella risposta. Volendo estendere questo schema ad un aspetto più ampio della nostra vita, potremmo chiederci:”Quale essere vivente ha l’esigenza di vestirsi e usare le scarpe?”.
La prima domanda non ammette interpretazioni: abbiamo frutta in abbondanza e possiamo evitare i cibi non idonei alla dieta naturale dell’uomo. La seconda, al contrario, può trovare una certa giustificazione col fatto che viviamo in climi freddi e in città sporche e che abbiamo perso il contatto con il nostro ambiente naturale e stiamo sopperendo a climi e habitat non ideali per noi.
Ciononostante è indubbio che l’uso di strumenti (vestiti e scarpe) per aiutare il corpo, ne provoca obbligatoriamente un indebolimento. Facciamo un esempio rimanendo in tema. Chi ha il piede più delicato: chi cammina scalzo su qualsiasi terreno oppure chi ha sempre le scarpe? Un piede abituato alle asperità del terreno, svilupperà una protezione naturale (ispessimento della pelle, riduzione della sensibilità del derma, maggiore flessibilità del tarso, etc) che lo manterrà sensibile ma molto meno delicato rispetto chi ha sempre le scarpe che, al contrario, si ritroverà un piede che ha meno sensibilità (sensazioni dolorose diffuse sulla pianta del piede) e più esposto a lacerazioni perché la pelle è sottile.
Altro esempio: i vestiti impediscono una naturale sudorazione e irraggiamento della pelle.
Una delle “colpe” più grandi che vengono attribuite alle scarpe, inoltre, è di alterare inevitabilmente la camminata naturale. Così ci si ritrova a camminare poggiando prima il tallone con lo scontato contraccolpo che riceve la gamba e che si trasmette fino alla testa.Nella camminata naturale poggia prima la punta in modo che esiste un doppio ammortizzatore (caviglia e ginocchio) che ammorbidisce il contatto col terreno ed evita danni alle articolazioni.Consapevoli di questi aspetti di solito poco considerati, vediamo come poter trovare un giusto compromesso per cercare di recuperare alcune funzioni del nostro corpo.
I consigli che vogliamo darvi sono i seguenti:
– state quanto più potete senza vestiti o poco coperti (rispettate la morale pubblica però!)
– camminate scalzi il più possibile e portando maggiormente il peso sulle punte e facendo toccare il terreno alla stessa prima del tallone
– usate sempre l’intelligenza: gradualità in tutto! Non potete il primo giorno correre per 5 Km sull’asfalto a piedi scalzi o spogliarvi di colpo in pieno inverno.
I benefici saranno enormi e inoltre sarete… sorpresi!
Sorpresi dalle mille sensazioni nuove che proverete, e sorpresi di rendervi conto di quanti concetti errati hanno influenzato la nostra vita senza che vi fossero delle motivazioni razionali.
Il contatto della pelle col terreno vi regalerà percezioni tattili significative: ruvidezza dei materiali, certamente, ma anche la temperatura e la capacità termica, il grado di umidità, la durezza. Ristabilirete un contatto energetico con la Terra, scaricherete l’elettricità statica continuamente e, più di ogni altra cosa, percepirete una sensazione estrema di libertà!
I primi giorni saranno certamente strani e a volte pesanti ma nel giro di poco tempo i vostri piedi riprenderanno il degno posto che meritano tra gli organi sensoriali. Ogni passo sarà diverso dal precedente e creerete un massaggio plantare continuato che equilibrerà il vostro corpo. Anche le funzioni di regolazione termica saranno notevolmente migliorate.
Le domande che possono nascere in merito sono tante e vi invitiamo a chiedere sul forum di Fruttalia o a leggere le risposte già date.
Le più frequenti riguardano la sporcizia, la possibilità di farsi del male e gli aspetti sociali: scoprirete che i pregiudizi si sciolgono di fronte alla pratica e alla realtà dei fatti.
Invitiamo tutti a portare anche le loro testimonianze invitandovi fin d’ora ad aprire un diario sul vostro andar scalzi o per meglio dire… Liberamente Scalzi!
Silvio Sciurba
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Riflessologia plantare e scalzismo
E’ davvero salutare andare a piedi nudi?
E’ certamente consigliabile, benché siamo disabituati, ogni volta che si presenta la possibilità, camminare scalzi Non come una tendenza che sta spopolando in tutto il mondo accompagnata dalla nascita di gruppi spontanei, blog e che sta diventando una vera moda, ma perché, bisogna riconoscerlo, camminare a piedi nudi fa molto bene.
Sentire il contatto con la terra permette di procurarsi energia in grado di riattivare la circolazione e il flusso delle forze vitali all’interno del nostro organismo. Per questo motivo, diventano salutari le lunghe passeggiate sulla sabbia, sull’erba, sui ciottoli, ma anche sul pavimento o sul parquet del proprio appartamento nei periodi invernali. Camminando a piedi nudi si attiva un massaggio naturale che corregge la postura e la colonna vertebrale.
In alcuni Paesi esteri addirittura stanno nascendo dei veri e propri percorsi su cui poter fare passeggiate scalze, per chi decide di volersi liberarsi delle scarpe e provare a recuperare energia benefica dagli elementi naturali della terra come foglie, sassi, erba, sabbia.
Il punto fondamentale è che lo scambio diretto tra la nostra pelle e gli elettroni che si accumulano sulla superficie terrestre serve a neutralizzare le molecole instabili nel nostro organismo, all’origine di molti danni fisici. Si tratta dei cosiddetti radicali liberi, il prodotto naturale ma tossico di alcuni processi metabolici del corpo umano. Un eccesso di queste molecole cariche positivamente è la causa di una serie di reazioni a cascata che provocano distruzione cellulare e invecchiamento. Non solo, possono indebolire il sistema immunitario e peggiorare ogni genere di infiammazione nel corpo. Fino ad ora ci siamo difesi contro l’attacco dei radicali liberi soprattutto attraverso il cibo: mangiando verdure fresche e frutta di stagione in particolare. Ma la scienza dimostra oggi che esiste un altro sistema molto efficace e non dispendioso: basta infatti camminare per 30 minuti al giorno a piedi nudi per neutralizzare la carica positiva dei radicali liberi, tornare in sintonia con la componente energetica terrestre e in sostanza ricaricare il nostro sistema immunitario.
In alternativa ai “piedi nudi nel parco” è possibile anche dormire direttamente sul suolo, oppure connettersi a quest’ultimo attraverso materiali conduttori che si dipanano dal nostro letto fino al terreno più vicino o allo scarico a terra. Uno studio pubblicato lo scorso febbraio 2013dall’Università della California Irvinedimostra inoltre che praticare l’earthing, migliora la fluidità del sangue diminuendo così i rischi cardiovascolari come infarto e ictus. Anche altri effetti positivi sono stati osservati in laboratorio su persone equipaggiate di elettrodi e invitate a soggiornare o dormire su superfici di terriccio allestite appositamente. Nei soggetti in esame sono diminuiti disturbi del sonno, dolori muscolari e articolari di vario genere, artrite, diabete, asma e persino sintomi più gravi legati a insufficienza motoria e sclerosi multipla.
Camminare allena inoltre il sistema cardiocircolatorio, aiuta a perdere peso e, se portiamo l’attenzione al respiro in maniera costante, è una forma meditazione in movimento che ci permette di scaricare pensieri ed emozioni liberando la “memoria interna” del nostro cervello, proprio come quando svuotiamo il cestino del nostro computer. Aiuta a riconnetterci con la natura e rallentare il ritmo per rientrare in sintonia con quello terrestre quando ne abbiamo bisogno. Già Ippocrate, il padre della medicina moderna vissuto 2.500 anni fa, aveva intuito i danni da disconnessione dalla natura. Diceva infatti che nessuna malattia arriva all’improvviso, ma è sviluppata attraverso una serie di peccati quotidiani contro la natura. Quando ne accumuliamo un numero abbastanza grande la malattia appare”. Allo stesso modo, un adagio tradizionale dei nativi americani recita: “I Piedi sani possono ascoltare il vero cuore di Madre Terra”. L’obiettivo degli appassionati di earthing è riconnettere l’intera popolazione mondiale al pianeta.
Su qualsiasi superficie ?
Come dicevo prima, vanno bene tutte le superfici soprattutto sono consigliati terreni variati e irregolari; ciottoli, sabbia, erba. Per farsi un’idea, sotto la pianta dei piedi è raffigurato tutto l’organismo, le sue ghiandole e gli organi interni; ad ogni passo su questi suoli non facciamo altro che massaggiarli traendone rilevanti benefici.
Cosa hai riscontrato nei piedi scalzisti (perenni) di cui hai fatto riflessologia ?
Non ho avuto molte esperienze con “scalzisti” mi è capitato di trattarne qualcuno ma sono stati casi sporadici. Quello che ho potuto rilevare, a parte qualche taglio, è stata una maggiore vigorosità del piede e una circolazione sanguigna e linfatica più attiva.
Effetti del camminare sull’erba o sulla sabbia?
Gli effetti li abbiamo già accennati: camminare scalzi, porta una serie di benefici a tanti livelli.
Quali i benefici della riflessologia nel recuperare il benessere completo e il camminare sano e naturale ?
Entrando nello specifico del camminare a piedi nudi possiamo riassumere alcuni benefici:
· Un sano sviluppo dei piedi a partire dall’infanzia: I piedi piatti dei bambini piccoli sviluppano nella crescita le giuste convessità soprattutto attraverso l’effetto di allenamento del camminare scalzi. Piedi lievemente piatti con tutti i disturbi che si manifestano in età adulta alla schiena, alle ginocchia ed alle anche vengono evitati. È dimostrato che i popoli che vivono scalzi hanno piedi e salute particolarmente sani;
· Per i dischi intervertebrali: Mentre le scarpe inducono ad appoggiare il piede a terra in modo duro e bloccano i riflessi della pianta del piede responsabili al comando fine del camminare, il camminare scalzi, invece, attiva la sequenza del movimento naturale. Si appoggia il piede a terra cautamente, si smorzano tutti i colpi e si compensano automaticamente tutte le asperità del terreno. Il passo diventa preservato da scosse e risparmia ai dischi intervertebrali stressanti microtraumi, la colonna vertebrale guadagna mobilità, cosicché i dischi non perdono le loro qualità elastiche. Importante è inoltre che il terreno irregolare educhi chi cammina scalzo a correggere le posizioni scorrette dei piedi che causano disturbi alla schiena e alle ginocchia. Affinché i sassolini non pungano, si sposta il peso dalla parte sensibile dell’arco plantare alla parte esterne del piede, meno sensibile. Per fare questo, ci si sorregge con le dita e si solleva l’arco plantare. Questo è il programma di allenamento perfetto contro i piedi piatti, dovuti all’infanzia calzata (e spesso anche al soprappeso) della maggioranza di noi figli del benessere.
· Contro le vene varicose e altri dolori alle vene: Contro i disturbi alle vene viene raccomandato di camminare scalzi, poiché il giusto movimento dei piedi non stretti nelle scarpe lascia attivare il muscolo surale quale pompa del sangue in direzione del cuore. Posture scorrette dei piedi in scarpe strette e dal tacco alto ostacolano invece la circolazione sanguigna e peggiorano così la sofferenza.
· Contro le malattie da raffreddamento: L’irrobustimento attraverso moderati stimoli di freddo allena la produzione di calore corporeo e rinforza le difese. Spesso basta camminare scalzi per mezz’ora su un terreno piacevolmente fresco, oppure un minuto di calpestio piacevole nella neve, per avere tutta la notte magnifici piedi caldi. Questo calore si espande in tutto il corpo e toglie ogni possibilità agli agenti patogeni delle malattie da raffreddamento.
· Contro i funghi dei piedi: I funghi dei piedi e delle unghie possono annidarsi solo nell’ambiente caldo e umido delle scarpe chiuse. Al contrario, l’essicazione che deriva automaticamente dal camminare scalzi, rende impossibile la vita all’ospite indesiderato.
A cura di Carlo Iantosca (Tratto da Riflessologia-del-piede su www.innerclean.it)
Altre curiosità sull’andare scalzi
Questa è la classica domanda sul legale o meno guidare a piedi nudi;
Non esiste alcuna legge al riguardo dal 1993. Tuttavia è vero che la maggior parte delle persone(e anche alcuni agenti delle forze dell’ordine) crede che guidare a piedi nudi sia illegale.
Ci sono luoghi dove non si può andare scalzi?
In Italia solamente in presenza di scale mobili, o in locali dove prevedano un esplicito regolamento a proposito, come ad esempio dove si richiede esplicitamente un abbigliamento elegante.
Grazie a tutti.
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Roma a marzo 2012, Luca in una breve prova, scalzo sulla neve.
[…] già parlato di scalzismo per quanto riguarda il camminare ( qui l’articolo: Liberamente scalzi) e ora ritengo giusto affrontare un aspetto ancor più completo riguardo il nostro corpo su questo […]