Questo articolo è stato scritto per la presentazione del mio intervento al simposio mondiale degli studi umanisti di Attigliano domenica 4 novembre 2012.
Come la ricerca di un’alimentazione sana e consapevole porti a stati alti di coscienza.
(di Luca Speranza)
Potremmo considerare il nostro corpo, il nostro organismo e la nostra persona come una spugna con caratteristiche di assorbimento e di restituzione. Se volessimo prendere per buona la già battuta distinzione tra interiore ed esteriore, interno ed esterno, allora l’alimentazione, non solo dei cibi, diventerebbe uno degli aspetti più importanti per la nostra costituzione come esseri umani.
Se puntassimo la nostra attenzione infatti su noi stessi in quanto costruttori o sintetizzatori di senso, non potremmo davvero trascurare i due canali di input ed output esistenti tra noi e il mondo. Questa struttura “essere umano-mondo circostante” usa quindi per comunicare tra le sue parti due canali che mantengono questa relazione.
Per semplificare, ponendo noi stessi come punto di osservazione, potremmo identificare un canale che entra ed uno che esce. Ciò che esce è forse la parte più evidente, ha a che vedere con le nostre azioni, con le attività con le relazioni che instauriamo con gli altri. É il nostro apporto, volontario o involontario, più o meno cosciente, che plasmiamo nel mondo intorno e sembrerebbe anche ciò a cui solitamente si tende a mettere più attenzione.
E cosa entra ?
Innanzitutto come per il canale di uscita anche per quello d’entrata si può essere più o meno consapevoli, osservare ciò che arriva e ciò a cui si permette l’accesso.
Ci sono “cose” che entrano senza chiedere permesso (!) e altre che fortemente vogliamo che entrino in contatto con noi.
Così ci nutriamo immettendo nel nostro corpo e nella nostra persona “sostanze” di diverso tipo: non solo il cibo ma anche l’aria, poiché non possiamo davvero smettere di respirare, la luce ed il calore del sole e direi anche la bellezza di ciò che ci circonda.
L’alimentazione umana è dunque ben più integrata e strutturata di quanto siamo soliti pensare. Porre attenzione allora a ciò che ingeriamo è davvero molto importante, ma anche molto trascurato in quanto abbiamo assunto fino ad oggi molte sostanze che non contribuiscono al benessere del nostro corpo o all’evoluzione del nostro spirito.
Potremmo pensare ai nostri organismi psicofisici come a strutture malate che spesso riflettono questo malessere in alcuni organi fisici o in alcuni stati umorali che tendono a divenire caratteristiche sostanziali della persona stessa.
Il noto medico rinascimentale Paracelso si esprimeva così in merito:
“Il ciarlatano studia le malattie negli organi colpiti, dove non trova altro che effetti già avvenuti, e rimane sempre un ignorante per quello che riguarda le cause. Il vero medico studia le cause delle malattie studiando l’uomo universale.”
Il metodo proposto non solo dà la possibilità di porre attenzione a ciò che entra e quindi a prendersi maggior cura di se stessi ma eleva la stessa persona che ne segue i principi a medico di se stesso.
Si tratta di un percorso di autoguarigione lento e graduale che nel suo ultimo passo porta al livello di una rigenerazione completa simile a quella dell’età infantile e il cui obiettivo è passare ad essere dottori di se stessi all’essere “pediatri “di se stessi.
Questo per far capire che il ringiovanimento è totale e oltre al corpo si rinnovano le voglie innate dell’individuo di giocare e sperimentare, a prescindere dall’età biologica. Modificando gli input nutrizionali e alimentari, otterremo quindi un funzionamento migliore in quantità ed in qualità dell’organismo tutto.
Per mia stessa esperienza, usando il mio corpo come laboratorio vivente, ho potuto constatare come incredibilmente il mio campo di potenzialità si sia ampliato nel tempo, ho riscontrato una maggiore chiarezza mentale di pensiero che mi ha permesso di vedere in modo lucido alcuni aspetti della mia vita e soprattutto mi ha permesso di raggiungere una più elevata consapevolezza di me stesso e di ciò che ci circonda.
La chiave dunque è l’attenzione posta ad entrambi i canali, di entrata e di uscita, come mezzo di elevazione di questo nuovo essere umano che si va formando.
Luca Speranza
Ricercatore indipendente su temi legati a benessere 360°, spiritualità, e sport. Consulente del benessere, personal trainer e istruttore. Fondatore e amministratore dei siti web www.fruttalia.it, di www.ehretismo.com di www.innerclean.it e di www.fruitness.it Presidente dell’Associazione e casa editrice Fruttalianet. Scrive e divulga le sue ricerche e scoperte nel campo del benessere da oltre 10 anni in Italia, Brasile e nel web attraverso articoli, corsi e seminari.
Leggi anche l’intervista sul sito web pressenza
http://www.pressenza.com/it/2012/10/la-consapevolezza-del-ricevere/
Programma completo dell’evento: http://attigliano.worldsymposium.org/index.php?page=programma
Programma di altri interventi nel simposio
Venerdì 2 Novembre
15:00 Christina Maria zum Felde
Origine e sviluppo del nuovo umanesimo planetario
15:40 Edoardo Calizza
Il ruolo adattativo della diversità naturale e della sua conoscenza –
16:20 Coffee Break
16:50 Renato Ciofi Iannitelli
Le considerazioni di Jeremy Rifkin sulla “Civiltà dell’Empatia” e di Jean Piaget sull’“Educazione internazionale”: implicazioni per la formazione dei giovani – vedi abstract
17:30 Alessandro Haag
La rappresentazione del tempo nel mondo Greco Antico e nella fisica moderna: similitudini, differenze e riflessioni
18:10 Gianluca Frustagli
Tempo, rappresentazione e strutturalità nell’esperienza umana e nelle scienze fisiche
18:50 Pietro Chistolini- Federica Fratini
Quattro chiacchiere sui massimi sistemi
20:00 Evento culturale
Sabato 3 Novembre
10:40 Luigi Gaglio
Il cambiamento
11:20 Coffee Break
11:50 Sinergia tra scienza e spiritualità come base per la costruzione di una nuova società: l’approccio della Cortona-week
12:30 Olivier Turquet
Elementi per una Pedagogia della Nuova Civiltà
13:10 LUNCH
15:00 Riccardo Troisi
Cos’è l’altra economia?
15:40 Valerio Colombo
La crisi attuale è davvero “economica” o la si può vedere come
il punto di rottura dell’asse tra le attuali democrazie rappresentative e l’economicismo? Quali nuovi processi possono partire da questo punto di rottura?
16:20 Coffee Break
16:50 Tavola rotonda: Una società senza vendetta – vedi inquadramento
Carlo Felice Casula, Stefano Cera, Suor Colomba Simone, Vito Correddu, Venanzio Raspa.
Moderatore: Emanuela Widmar
Domenica 4 Novembre
IL CAMMINO DELLA COSCIENZA TRA CULTURA E SPIRITUALITÀ – vedi inquadramento sessione
10:40 Fulvio De Vita
Impatto della rivoluzione tecnologica
11:20 Coffee Break
11:50 Luca Speranza
La consapevolezza del ricevere
12:30 Stefano Pischiutta
La psicologia integrale nell’evoluzione dall’Io al Sé
13:10 LUNCH
15:00 Lorenzo Palumbo
Le manifestazioni della religiosità nei fenomeni sociali dell’occidente
15:40 Juan Espinosa
Il brulicare di nuovi miti