Ho spesso citato i gladiatori e i soldati romani, come esempio di “vegetariani di azione”…….. Mi piace molto quel periodo storico e credo sia uno di quelli con molti miti alimentari da sfatare-. Per esempio quando pensiamo ai gladiatori romani, immaginiamo, che a che la loro dieta fosse a base di carne, per renderli più forti. Immaginiamo pranzi ricchissimi luculliani, magari a base di cacciagione. Potrà sembrare strano ma è probabile che ciò non risponda a verità.
Ho letto e messo assieme informazioni sull’argomento ed ho aggiunto un poco di “buon senso” per cercare di capire meglio come stavano realmente i fatti. Ovviamente molte sono mie deduzioni da queste osserazioni, ma ci sono anche dati storici molto attendibili:
Varie fonti raccontano l’alimentazione dei gladiatori romani. Essi si nutrivano prevalentemente con focacce d’orzo e olio. Nel “De bello gallico”, Giulio Cesare afferma che i soldati romani erano mangiatori di farro. Pare inoltre che i soldati romani mangiassero grosse quantità di aglio (ma secondo altre fonti anche cipolla) prima dei combattimenti credendolo capace di trasmettere vigore. Più probabile che usassero anche il sedano crudo , molto usato si dice anche dai soldati prima delle lunghe battaglie, o durante la marce chilometriche per dare resistenza e vigore.
Gli atleti greci vincitori nelle Olimpiadi dell’antichità, si alimentavano quasi esclusivamente con nocciole, fichi, di gallette d’orzo e formaggio. Gli antichi gladiatori romani erano, anch’essi dunque, vegetariani. Ora però a conferma di questa tesi c’è anche la scienza. La scoperta è merito di studiosi austriaci che si sono recati sulla costa occidentale della Turchia, dove un tempo sorgeva la citta’ di Efeso. Il cimitero dei gladiatori presente in quella zona è l’unico al mondo, e gli scavi portano alla luce i resti di circa 70 uomini. Karl Grossschmidt, dell’Istituto di istologia ed embriologia della facolta’ di Medicina dell’universita’ di Vienna, spiega come dalle prime analisi sulle ossa rinvenute, ”risultano conferme all’ipotesi che i gladiatori fossero vegetariani”. I gladiatori, dunque, si nutrivano di fagioli, verdure e alcuni tipi di frutta.
Gli esperti precisano che dalle ossa non e’ facile intuire con precisione quanto pesassero davvero gli antichi gladiatori romani, ma e’ abbastanza semplice, invece, ”stabilire le proporzioni tra le varie componenti della loro dieta”. Proprio la dieta ha riservato le maggiori sorprese:
Analizzando i componenti delle ossa gli scienziati hanno rilevato la presenza di alte percentuali di stronzio (elemento presente nelle proteine vegetali fornite dai legumi, nel latte e nei cereali) e basse di zinco (presente nelle proteine animali). Le percentuali di stronzio contenuta nelle ossa era doppia rispetto alla popolazione normale che viveva allora nei pressi di Efeso, ciò significa che i gladiatori erano pressochè vegetariani.
“ I romani in qualche maniera avevano scoperto da soli che certi alimenti erano migliori di altri soprattutto per le ossa, li rinforzavano e li facevano guarire più’ rapidamente” sottolinea Grossschmidt. Non a caso i gladiatori erano soprannominai “hordearii” cioe’ “mangiatori d’orzo”.Il loro piatto forte era la “sagina”, una zuppa d’orzo con legumi, bagnata con vino acetato.I gladiatori di Efeso avevano dei livelli di calcio elevati; “integravano” la loro dieta con birra d’orzo (altro che Redbull) miscelata a cenere d’osso e legno carbonizzato (questo rinforzava le ossa, ma aumentava la carie).
Secondo il celebre medico greco Galeno (129-216 d.C.) “padre della medicina antica” e curatore anche dei gladiatori, questa dieta era fortemente ingrassante. In realtà i gladiatori avevano necessità di accrescere il loro grasso in quanto proteggeva le ossa, muscoli e tendini e rendeva difficile raggiungere gli organi vitali, permettendo incontri più lunghi e spettacolari grazie al sanguinamento delle ferite superficiali.
Il risultato dell’alimentazione era un’obesità, che era indice, per quei tempi, anche di benessere, ma che, in una certa misura, era funzionale alla battaglia, in quanto la massa grassa forniva una provvidenziale protezione dai colpi nella lotta”.
Fra i gladiatori più agili invece vi era il retiarius, le cui armi sono la rete e il tridente e per usarle al meglio il gladiatore si doveva allenare per molto tempo.
Il retiarius viene sottoposto ad una dieta ipercalorica vegetariana per diversi mesi. Questo gladiatore deve acquisire una massa corporea importante e deve mantenere anche l’agilità. Si ciba principalmente di orzo, fagioli ed altri legumi proteici.
A pag. 277 nel suo libro “La scienza e la raffinata arte del cibo e della nutrizione “, il Dr. Shelton scrive:
E’ noto che l’abitudine di consumare tre pasti al giorno è Moderna, e anche oggi non universalmente diffusa.
Per quanto la storia possa ricordare, nessuno dei popoli dell’antichità si comportava in questo modo.
Nel periodo del loro più grande potere, i GRECI E I ROMANI consumavano UN SOLO PASTO AL GIORNO.
Il Dr. OSWALD afferma: “Per più di mille anni il sistema di UN PASTO AL GIORNO era la regola in due paesi che avrebbero potuto radunare armate di uomini che “marciavano per giorni con una armatura di ferro che farebbe vacillare qualunque moderno atleta”. Egli dice anche: “I Romani dell’età’ Repubblicana spezzavano il digiuno con un biscotto e uno o due fichi, e facevano il loro pasto principale nel fresco della sera”.
Fra le molte cause che sono state portate a spiegazione del loro declino fisico, mentale e morale, vi è la loro sensuale indulgenza al cibo, che contagiò poveri e ricchi. Qualunque altri fattori possano aver contribuito a portare avanti il loro declino, non può esservi alcun dubbio che la loro eccessiva indulgenza nei piaceri della mensa abbia contribuito alla loro decadenza. Erodoto…..I Persiani, incluso il monarca e le sue corti, mangiavano un pasto al giorno.
I Giudei, da Mosè’ fino a Gesù’, mangiavano UN PASTO AL GIORNO.
Aggiungevano, a volte, UN PASTO DI FRUTTA. Mi sembra che nelle scritture ebraiche siano scritte queste parole:”Sventura a quel popolo i cui principi mangiano al mattino”
Gli antichi Greci, il popolo migliore, sia dal punto di vista fisico che intellettuale, che sia mai vissuto, mangiavano solo due volte al giorno. Lo stesso facevano gli ebrei ed è il costume di alcune delle migliori razze combattenti nell’India di oggi.
Benessere e abbondanza hanno sempre portato ad un aumento del consumo di cibo.
A quanto pare la dieta dei gladiatori era prevalentemente vegetariana ricca di legumi, cereali, cipolle, aglio, semi di finocchio, frutta e fichi secchi. Spesso prima delle competizioni mangiavano focacce d’orzo intrise d’olio e zuccheri, come cibo energetico a breve tempo, nonché infusi di fieno greco (con proprietà anaboliche, antianemiche e stimolanti), e bevande a base di frutta fermentata e alcool, euforizzanti per avvertire meno il dolore. Si nutrivano anche di lupini che rendevano i loro muscoli più forti e il loro fisico più resistente, e molto prezzemolo, che è un miostimolante dei muscoli.
La forza di questi lottatori non derivava quindi dal consumo di carne.
A tavola dunque, fagioli, verdure e alcuni tipi di frutta: un mix che li rendeva corpulenti anche se, in una certa misura, come già detto la stessa massa grassa forniva loro una provvidenziale protezione dai colpi durante la lotta. Gli esperti precisano che dalle ossa non è facile intuire con precisione quanto pesassero davvero gli antichi gladiatori romani, ma è abbastanza semplice stabilire invece le proporzioni tra le varie componenti della loro dieta, carne, inesistente.
Non so se realmente non mangiassero carne per nulla, ma sicuramente se anche fosse per alcuni era in quantità minima e forse in eventi eccezzionali come quando venivano invitati dai ricchi del tempo nei lussuosi banchetti dalle loro ville. Il succo della questione di questo articolo è solo uno: non serve mangiare carne per essere forti, basta mangiare le giuste sostanze nutritive che si trovano anche altrove. Già questo è un primo ottimo passo per crescere in benessere e salute, poi sapendo che sopratutto in frutta e vegetali, c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno possiamo anche mantenerci, magri, ma anche forti.
Vedete anche il video sull’alimentazione dei legionari:
“Antichi Romani: Straordinaria frugalità alimentare, per forza e resistenza dei Legionari”
Ciao Luca cosa ne pensi a tal proposito della Warrior diet che sembra essere stata concepita proprio a partire dal l’alimentazione degli antichi guerrieri romani? Ovviamente adattata in chiave frugivora..
Ciao Gennaro Ho approfondito questa dieta e da quello che ho trovato in rete ha dei punti di forza e dei punti “out”
Diciamo che potremmo prendere del buono da questa dieta e cioè il principio del digiuno giornaliero allungato (Fra i punti salienti di questo particolare approccio alimentare, raccomandano 18-20 ore al giorno di digiuno quasi totale;
Mentre consigliano 6-4 ore di alimentazione;…e questo forse è eccessivo, ma potrebbe essere simile ad uno stile dei vita naturale.
Anche sul nessun calcolo di calorie né macronutrienti ci troviamo in sintonia, se ci segui sai cosa pensiamo delle calorie (Leggi : La farsa delle Calorie)
Anche sull’ordine particolare negli alimenti è giusto, noi in particolare consigliamo l’alimentazione sequenziale e cioè in breve; gli alimenti più acquosi e digeribili
e infine lasciarsi guidare dal senso di sazietà che noi chiamiamo “seguir el’istinto.
E poi in pieno stile movimento isico c’è ovviamente il Fruitness(www.fruitness.it) con cui stimolare e promuovere una prepazione fisico muscolare che attivi il metabolismo del “guerriero”