Il meraviglioso potere disintossicante di Agrumi e Frutta Acida

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Questo è il terzo articolo chiarificante su Agrumi e Frutta Acida. Doveroso, perchè riconosciamo il potere detox di questi frutti, e ci fa piacere contribuire all’informazioni, sul loro uso e le loro proprietà,  sia nelle specie nostrane (arance, mandarini, limoni, fragole) e sia quelli tropicali come per esempio l’Ananas. (Qui puoi leggere il primo Frutta acida e agrumi e qui il secondo Le fantastiche proprietà degli agrumi  )

Vediamo perchè “alcuni” sostengono che siano dannosi, e perchè questo assolutismo sulla frutta acida, sia falso e scorretto, e ingannevole, in quanto può allontanare dall’uso di questi frutti, che quando sono ben usati sono eccezionali per la salute.

Grazie all’esperienza di amici, che hanno fatto molti mesi ben calibrati a sola frutta acida, concludendoli in perfetta salute, abbiamo avuto la prova dell’infondatezza della demonizzazione di questi frutti, che invece  puliscono i sistemi interni e ricreano equilibrio vitale, ma lascio a voi leggerlo da un testo chiaro e lucido scritto da una nostra amica:

“Si parla del protocollo Morse in cui la frutta più usata per l’alto potere disintossicante sono uva ,meloni, mirtilli e arance .(Il dottor Morse ha testato su di se le arance per 6 mesi).

Dietro le arance c’ e un discorso molto lungo , complesso ,controverso di cattiva informazione generale purtroppo.
Gli agrumi e la frutta acida in generale sono da considerarsi un cibo che ha anche caratteristiche da medicinale, in quanto favorisce l’eliminazione delle scorie e quindi rallenta poco la disintossicazione, a differenza di tutti gli altri cibi che la rallentano molto oppure la arrestano. Quindi da questo punto di vista è seconda solo al digiuno, che è il rimedio più veloce ed efficace per disintossicarsi e guarire da qualsiasi patologia.

LA FRUTTA ACIDA OVVERO IL PIU EFFICACE STRUMENTO DI DISINTOSSICAZIONE
Nell’ambiente salutistico relativo all’igienismo e al fruttarismo sono riconosciute unanimemente le proprietà disintossicanti della frutta succosa in generale, ma in particolar modo di quella acida, a tal punto da essere inizialmente sconsigliata ai grandi consumatori di carne che intendono intraprendere un cammino depurativo oppure a chi è ancora molto costipato o intossicato. Le ragioni di questa raccomandazione stanno nel fatto che i troppi veleni accumulati negli anni, messi in condizione di uscire dal corpo troppo velocemente, con un flusso troppo poderoso possono danneggiare il corpo, che può ritrovarsi improvvisamente nella condizione di annegare nelle proprie tossine. Per cui in questi casi si consiglia di effettuare una depurazione più lenta e graduale, adottando altri tipi di frutta o assumendo verdure e fruttortaggi, i quali hanno la caratteristica rallentarla molto. Naturalmente quei sintomi negativi sono da attribuire all’elevata costipazione o intossicazione e non alla frutta acida.

La frutta acida rovina i denti?
La risposta è no. Anche tra i fautori del fruttarianismo si assiste periodicamente a vere e proprie campagne d’odio verso la frutta acida, spesso additata come la responsabile di tutti i sintomi negativi che colpiscono o che hanno colpito chi si è cimentato nell’esperienza di una dieta fruttariana integrale. Il problema maggiormente denunciato riguarda l’erosione dello smalto oppure addirittura la perdita dei denti, fino alla disgregazione del tessuto osseo associato alla dentatura. La causa sono i veleni accumulati negli anni che vengono espulsi con troppo veemenza: la frutta acida funziona solo da catalizzatore in quanto favorisce la disintossicazione veloce.

Ma un fruttariano non dovrebbe essere già disintossicato?
Non necessariamente, dipende dal suo organismo e da quanto tempo ha intrapreso questo regime alimentare. Alcuni fruttariani additano la frutta acida perchè, convinti di avere un fisico già completamente depurato dopo un periodo di fruttarianismo più o meno lungo, non sono riusciti a scampare ai sopracitati sintomi o danneggiamenti ai denti. Ma l’unica vera ragione per cui questo è accaduto è da ricercarsi nel fatto che i corpi di costoro non erano ancora completamente disintossicati da muco e tossine.
Il realtà questi altro non sono che sintomi da disintossicazione che si manifestano quando un fisico troppo intossicato, costipato o non ancora completamente depurato mette in pratica una dieta fruttariana al 100%, come Arnold Ehret affermava nel suo capolavoro “Il sistema di guarigione della dieta senza muco”. Infatti non bisogna mai dimenticare che il Prof. Ehret dichiarava testualmente di “scordarsi” di pensare di essere puliti e/o disintossicati prima di 3 o 4 anni di depurazione.
Dopo un lungo digiuno il corpo è completamente disintossicato?
Non necessariamente, è sicuramente più depurato di quando ha iniziato. Spesso anche i digiunatori pensano di avere un fisico completamente depurato dopo un lungo digiuno, ma per coloro tra questi, in cui si sono manifestati i sopracitati sintomi dopo l’assunzione di frutta acida, ricordiamo che sempre Arnold Ehret affermava che non c’è niente di più sbagliato che pensare di essere completamente disintossicato dopo un solo lungo digiuno; per lungo digiuno egli intendeva digiuni di 20, 30, 40 giorni e oltre (egli stesso stabilì l’allora record mondiale di 49 giorni!). Quindi è ingiustificato, oltre che ingiusto, il verdetto di condanna della frutta acida da parte di chi “pensa” di essere già disintossicato, quando ogni evidenza dimostra il contrario.

La frutta acida acidifica l’organismo?
La risposta è no. Molti dicono che la frutta acida acidifica il sangue e di conseguenza l’intero organismo, ma questo è falso: infatti anche se il PH iniziale di questo tipo di frutta è chiaramente acido, dopo la digestione essa rilascia nel duodeno dei residui (chiamati anche “ceneri”) alcalini o basici. Questi residui vengono riassorbiti dai villi intestinali alcalinizzando il sangue. Ricordiamo che ci sono circa 3000 villi per cm quadrato nei nostri intestini. Personalmente ho verificato sperimentalmente molte volte il PH urinario fortemente alcalino dopo aver assunto frutta acida come kiwi, ananas o spremute d’arancia. Altresì, pur mangiando tranquillamente frutta acida, anche tutti i giorni in alcuni periodi, non ho mai riscontrato nessun problema nè hai denti, nè ho mai accusato altri sintomi. Il PH urinario alcalino è un sinonimo di buona salute ed è un fattore comune nei neonati, i cui corpo sono molto meno intossicati di quelli di un adulto. Alcuni associano un PH di questo tipo alla patologia chiamata alcalosi, ma questa è da considerarsi inesistente se le urine non sono accompagnate da maleodore o da altri sintomi come sanguinamenti, spossatezza o debolezza. In poche parole è possibile godere di perfetta salute e grande energia vitale pur avendo un PH urinario con un valore maggiore di 8.
I sintomi, quando presenti, sono la manifestazione di una demineralizzazione che avviene nell’organismo che va in acidosi, cioè quando il PH del nostro sangue va sotto il valore 7,35. Ma con la frutta acida questo avviene solo quando le tossine liberate sono superiori alle ceneri alcaline che essa rilascia nel duodeno. In caso di acidosi il corpo è obbligato a effettuare una neutralizzazione degli acidi formatisi, operazione che comporta una perdita di minerali (demineralizzazione=malattia, invecchiamento, morte).
Normalmente l’essere umano ha una salute perfetta quando il suo PH sanguigno è compreso tra 7,35 e 7,45. Ricordiamo che la scala di misurazione dell’acidità di una soluzione liquida va da 0 a 14, dove 7 è il valore neutro: questo significa che l’essere umano è un organismo leggermente alcalino. Quando nel nostro sangue questo valore si abbassa al di sotto di 7,35 il corpo va in acidosi, mentre quando il PH sale al di sopra di 7,45 va in alcalosi. In realtà l’alcalosi con i suoi sintomi è molto più rara della invece condizione comune degli uomini della civilizzazione: l’acidosi. L’acidosi provoca il consumo veloce e progressivo della nostra riserva di minerali, provocando malattia, invecchiamento e morte.
L’abbassamento o l’ìnnalzamento di questo valore può dipendere da diversi fattori come lo stress e lo stato emotivo, ma il fattore determinante è legato al cibo che assumiamo.
Ritornando alla frutta acida, possiamo affermare che non acidifica un corpo sano e disintossicato, affermazione dimostrata anche da chi, come Anne Osborne, ha praticato mono diete di solo succo d’arancia anche per 5 o 6 mesi consecutivamente.
IL PROBLEMA DEI DENTI: PERCHE’ SI PRESENTA?
Da un punto di vista igienistico bisogna sapere che:le gengive sono un punto di accumulo ed espulsione delle tossine, come anche l’intestino.ciclicamente i denti dondolano fintanto che si è pieni di tossine e muco: sono sintomi temporanei che si manifestano o durante i digiuni oppure durante una dieta crudista-fruttariana, a causa dell’aumentata velocità del flusso disintossicatorio. Le gengive si aprono e i denti si allentano per espellere le tossine, in seguito si richiuderanno e si salderanno nuovamente con più forza che mai.l’eventuale erosione altro non è che una demineralizzazione e questa può avvenire solo e soltanto a causa di acidificazioni varie (nella bocca, nell’intestino, nel sangue, nei tessuti, ecc.); è solo ed esclusivamente a causa di un’acidificazione che i minerali (denti, ossa, capelli, unghie, pelle, ecc.) vengono bruciati allo scopo di neutralizzarla. Ma questo non avviene a causa della frutta acida, bensì all’espulsione violenta di muco e tossine accumulati negli anni.
Diciamo che una crisi a denti e gengive si può protrarre ciclicamente per un periodo di massimo 3 o 4 settimane; se non migliora bisogna fare un passo indietro e rallentare la disintossicazione. Se il flusso disintossicatorio persiste nonostante l’alimentazione corretta e le corrette combinazioni alimentari, allora significa esclusivamente che non si è ancora pronti per questo tipo di alimentazione, quindi occorre fare un passo indietro e re-introdurre più verdure e ortaggi, anche cotti, che hanno la funzione di rallentare molto il flusso disintossicatorio.
Se questo non bastasse allora bisogna fare ancora un passo indietro e reintrodurre. farinacei e grani, che hanno la funzione di bloccare completamente la disintossicazione: questo serve per prendere tempo e disintossicarsi in piccole dosi, senza danneggiare i minerali dei denti. In seguito si potrà gradualmente riabbandonare questi alimenti innaturali per l’uomo
Da questo possiamo evincere la verità: una dieta di frutta NON ha bisogno di correzioni.
L’unico vero problema è dato dal livello di disintossicazione. Ripeto anche a questo proposito che Ehret affermava di “scordarsi” di ritenersi puliti prima di 3 o 4 anni e che il naturopata Jentshura afferma che è necessario almeno 1/10 del tempo che ci è voluto per intossicarsi (se uno inizia a 20 anni, quindi almeno 2 anni; se lo fa a 50, almeno 5 anni). Poi dipende sempre dal fisico, ma mi pare che troppo spesso non si prendano in considerazione queste raccomandazioni e che poi si dia la colpa alla dieta o alla frutta, quando ovviamente così non è.

dell’amica Rosa Culicerta:


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