ALLERGIA Parte prima

Un corpo perfettamente pulito privo di veleni e nutrito solo di frutta fresca, crea uno stato di benessere fisico e mentale.
Un corpo alimentato da cibi non idonei, e stili di vita errati è invece spesso cagionevole e predisposto a mal-esseri che possono però darci dei messaggi subliminali, e indicarci una possibile interpretazione al perché di quel tipo di disturbo.
Questa sezione non vuole dare consigli o sostituirsi al vostro medico interiore, bensì si prefigge di dare una seconda chiave di lettura del disturbo o malattia che si vive.
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Zub
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Iscritto il: 13/05/2011, 10:54

ALLERGIA Parte prima

Messaggio da Zub »

Essendoci varie allergie, suddividerò il poste in tre parti :)

ALLERGIA: di solito le allergie sono provocate da situazioni che non vengono accettate o che risvegliano il ricordo di emozioni dimenticate.

-Allergia legata a qualcosa che non si riesce più a sopportare:

quando si dice: «Non posso più sopportare questa situazione.» il corpo può reagire manifestando un’allergia.
Un giorno una lettrice mi scrisse per confrdarmi il modo con cui era riuscita a liberarsi da un’allergia agli occhi che nessun farmaco era rmscrto a guarire. Utilizzando gli strumenti della Metamedicina, si era chiesta se, tra le cose che vedeva, c’era qualcosa che la disturbava. Aveva allora preso coscienza del fatto che ciò chela disturbava erano i pezzetti di legno che il marito lasciava sul prato del giardino dopo il suo lavoro di bricolage. Ne parlò con lui che le disse: «Se sono i miei pezzetti di legno che ti danno noia, li metto a posto subito». In seguito l’allergia agli occhi era scomparsa del tutto.

-Allergia legata a un ricordo sgradevole: un uomo allergico al glicine andò a conoscere i genitori della sua nuova compagna. Entrando nel loro salotto, dopo aver visto un mazzo di glicini su un tavolo, si sentì soffocare e il sudore iniziò a colarin sulla fronte. Sul punto 'di svenire, disse di essere allergico a quei fiori e la sua compagna si precipitò a gettarli via. Una volta ripresosi, spiegò che il glicine conteneva un allergené che doveva assolutamente evitare.
Meravigliata, la sua compagna gli chiese: «Ma anche se si tratta di fiori di seta?» Il mazzo di fiori che aveva provocato quella forte reazione era, in effetti, di stoffa. Quando un ricordo viene risvegliato da un’ immagine, un suono, un odore o dal tatto, il cervello non distingue più fra l’immagine memorizzata e quella che ha risvegliato il ricordo.
L’ uomo venne in seguito a trovarmi. Quando gli chiesi cosa potesse ricordargli il glicine, mi rispose: «Assolutamente niente». Fu solo in una seduta successiva che si rammento che nel luogo dove abitava prima che i suoi genitori si separassero, c’era in effetti un grande
glicine. Un giorno in particolare - aveva circa sei anni - in cui l’arbusto era in piena fioritura, aveva assistito impotente a una scena di violenza nella quale suo padre aveva picchiato sua madre. Aveva visto il sangue uscirle dal naso. Il glicine gli ricordava quindi l’impotenza di soccorrere la mamma.

La sua crisi allergica esprimeva questo: «IO non voglio più vedere questa scena»; il senso di soffocamento: «Aiutatemi a uscire da questa scena insopportabile»
Il cervello limbico non memorizza solo l’emozione, ma tutti gli elementi che fanno parte dell’episodio. Quando ci si trova di fronte uno di questi elementi, si viene ricondotti nella scena dolorosa o sgradevole che abbiamo vissuto. Questo spiega anche il motivo per cui le persone che hanno subito un abuso sessuale non sopportano di essere toccate, neppure in modo amichevole. Per loro, il contatto fisico risveglia volte inconsciamente quel ricordo e l’equazione che si è prodotta, ovvero: «Essere toccati-mancanza di rispetto».
Tuttavia non sempre si tratta di scene drammatiche, quanto piuttosto di emozioni che non sono state liberate.

Un partecipante ai miei corsi mi confidò che soffriva di pruriti quando faceva la doccia, ma non durante il bagno. Mi disse che, appena l’acqua cominciava ascorrergli sul corpo, si ritrovava alle prese con il prurito. Non ne capiva il motivo visto che, oltretutto, preferiva la doccia al bagno nella vasca. Gli chiesi quando era iniziato il problema. Mi disse che il fatto risaliva a una quindicina di anni prima, quando abitava nella casa dello studente. Aveva una piccola stanza in cui c’era la doccia ma non la vasca.

Lavorando insieme sul periodo in cui era iniziato il prurito che l’aveva portato a ritenere di essere allergico all’acqua della doccia, scoprimmo che, a quel tempo, quello che studiava all’università non gli piaceva e che aveva la sensazione di perdere tempo, ciò che lo poneva in uno stato di esasperazione. In seguito, ogni volta che si trovava a fare la doccia, veniva ricondotto inconsciamente alla Sua stanzetta di studente, rievocando l’esasperazione provata allora. Aiutandolo a liberarsi da questa emozione passata, il prurito scomparve e poté così di nuovo godere del piacere di farsi una doccia.


To be continued... ;)Immagine
“È buon pensiero, quando aspiri a grandi cose, curare le piccole. E questo include, proteggere le Anime indifese"
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