Relazione Riunione EcoVila Ubuntu Fruit Roma, 28/07/2013

Cooperazione e collaborazione per la creazione di uno spazio ecologico, per la frutticultura e l' auto-sostenibilità a 360°
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Luca
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Relazione Riunione EcoVila Ubuntu Fruit Roma, 28/07/2013

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Riunione EcoVila Ubuntu Fruit
Roma, Domenica 28 Luglio 2013


La riunione di Domenica è stata una prima importante occasione per esporre nei dettagli il progetto “Ecovila Ubuntu Fruit”, è stata anche una bellissima occasione per conoscersi di persona e iniziare a creare dei rapporti umani al di fuori della rete. Si è potuto discutere, riflettere e porsi domande approfondendo non solo il progetto ma anche le esperienze, i dubbi e i pensieri di ogni partecipante.
Gli argomenti affrontati e dibattuti sono stati molti, si è posto l'accento sulla necessità di far “gruppo” e unire le forze per rendere possibile questo progetto, ognuno di noi secondo le proprie capacità e possibilità.

Di seguito riportiamo i temi trattati più rilevanti:

L'Incipit da cui è nato il progetto e ciò che vuole raggiungere come obbiettivo, e che non è solo arrivo ma soprattutto punto di partenza, è il desiderio di creare un villaggio eco-sostenibile a misura d'uomo, dove poter convivere in una realtà più “naturale” e spontanea. L'EcoVila si proporrà anche e sopratutto come laboratorio e centro di crescita personale, luogo di “recupero” e “sviluppo” dell'essenza dell'uomo. Non si chiede un'alimentazione fruttariana crudista, ma quanto minimo vegana nel rispetto e coerenza della filosofia comune degli aderenti.

Perché il Brasile? Il clima prevalentemente caldo, la disponibilità di reperire e coltivare frutta sono due elementi essenziali, ma il Brasile offre anche un importante rapporto empatico e un calore umano che fortunatamente in questi luoghi ancora non è andato perso. Offre l'opportunità di creare le basi per una vita più semplice, ovviamente non senza difficoltà, ma in armonia con l'ambiente e le persone.

Terreni appetibili, ne sono stati visionati già molti, e ci si è concentrati sulle caratteristiche necessarie per sviluppare il progetto. Si è analizzato le diverse zone del Brasile, cercando di rimanere su quelle che offrono un clima e un ambiente maggiormente adatti all'EcoVila. L'esigenza di scegliere un sito non estremamente isolato, che permetta di usufruire dei servizi e dei collegamenti nel momento di bisogno, che non sia da ostacolo ad un eventuale “Turismo”. I terreni vicino al mare hanno un costo più elevato, si è quindi discusso di come potrebbe essere una soluzione sceglierne uno più nell'entroterra magari (pochi km dalla costa, la sabbia e il mare).

Come strutturare il villaggio rispettando lo spazio vitale di ogni singolo individuo, ma creando un ambiente “sociale” basato sulla condivisione e l'interazione che permetta il confluire delle forze in progetti e momenti di vita comuni. Il villaggio presenterà dei “lotti” in cui ogni persona o nucleo familiare potrà costruire la propria abitazione ed avere una propria indipendenza e intimità. Questi si alterneranno a spazi comuni che fungeranno da centro per corsi e laboratori; si è preso in considerazione la costruzione di una homeschool di tipo waldorf o steineriana, e di un tempio A-Religioso in cui poter esprimere liberamente la propria spiritualità ognuno con i propri culti, ma in uno spazio senza simboli e quindi aperto a tutti.

Il desiderio è quello di creare un'EcoVila che nel tempo raggiunga una propria indipendenza nonché autosufficienza, sotto molteplici punti di vista, questo porta all'esigenza di creare un circuito interno che si autoalimenti e sostenga, che rimanga però aperto all'esterno. Oltre alla coltivazione basata sulla permacultura e il recupero e il riciclo dei materiali, l'utilizzo di tecnologie “green”, c'è anche la volontà di creare una rete con gli altri ecovillaggi del Brasile -e non solo- agevolando il “turismo” consapevole e lo scambio di esperienze e forze. Per questo si è pensato fosse anche necessario una struttura di accoglienza o comunque pensare a soluzioni in grado di ricevere persone esterne. La creazione di corsi, “esperienze”, laboratori e seminari può essere un'offerta interessante da coltivare non solo per gli abitanti del'EcoVila, ma anche per eventuali esterni.

Far conoscere il progetto una volta avviato e creare rete con altri villaggi sarà molto importante, partecipare a conferenze o incontri in cui poter illustrare la propria esperienza e portare il progetto come esempio. Saranno tutte opportunità di crescita e di aiuto comune, Ubuntu vuole essere un progetto positivo. Per questo si potrebbe anche svolgere attività di sostegno agli abitanti limitrofi che ne necessitano. Creare una comunità consapevole, armoniosa e soprattutto empatica.

Le diverse soluzioni e tempistiche di permanenza all'interno del villaggio, c'è la possibilità che ogni partecipante trovi quella più adatta alle proprie esigenze nel rispetto della comunità. Chi vorrà passare solo alcuni mesi dell'anno nel villaggio o vorrà investire il proprio tempo per promulgare il progetto -o dei progetti- in altri paesi , sarà libero di farlo. Non è obbligatorio rimanere in modo permanente all'interno dell'EcoVila, ovviamente il progetto necessità degli sforzi congiunti di ognuno di noi, soprattutto all'inizio. Se ci si rispetta e ci si aiuta, ognuno troverà i propri spazi.


Il lato economico e legale rimane quello attualmente più spinoso, c'è bisogno di informazioni, conoscenze e collegamenti con il Brasile per capire affondo come gestire e affrontare la costruzione e l'evoluzione del villaggio. Si è voluto per questo mantenere uno spirito positivo concentrandosi più sulle soluzione che i problemi, ci sono ovviamente delle difficoltà ma passo dopo passo verranno insieme affrontate e bisogna rimanere calmi e affrontare ogni cosa con serenità e determinazione, per questo è importante che chi abbia la possibilità contribuisca al reperimento delle informazioni necessarie in questo ambito. C'è bisogno di capire quale soluzione legale sia migliore per il villaggio, se un Associazione o simili, come poter far figurare i partecipanti -come soci o altro- e come far confluire i capitali di ognuno in Brasile per poter avviare il progetto; in generale comprendere la gestione burocratica in modo da non andare incontro a problemi di sorta legale e finanziaria.

E all'interno dell'EcoVila? Le regole di buona convivenza sono assolutamente necessarie, si potrebbe creare anche uno statuto interno in cui fare confluire regole che consentano il rispetto del progetto e delle persone. Dare una base su cui poter sviluppare la comunità è importante, per non perdere di vista gli obbiettivi comuni e la volontà da cui è partito il progetto. E' prima di tutto una salvaguardia.


Quote e investimenti iniziali, non avendo ancora un'idea precisa del terreno che verrà acquistato l'argomento è stato affrontato con margini di “possibilità”, soprattutto dipenderà da quante persone effettivamente aderiranno. Non si possono avere certezze e il prospetto fino ad ora ipotizzato può avere ampi margini di cambiamento, è importante tenere a mente questo. La quota individuale per il progetto completo di buon livello e proattivo in ordine immediato, è stata stimata intorno ai 25mila-30mila sulle basi delle informazioni al momento disponibili, e comprende oltre al terreno e al materiale di base per la costruzione della propria abitazione, anche un range per la messa in posa degli edifici/spazi in comune, o altri mezzi in comune, per gli spostamenti o attrezzi per la piantagione di alberi da frutta etc indispensabili per il progetto di condivisione.
Si è anche parlato di come, la quota in caso di famiglie o coppie, possa non essere individuale ma estesa al nucleo, comportando l'acquisto di un solo “lotto
TUTTO E' POSSIBILE CON LA PRATICA,LA COSTANZA E L'ALLENAMENTO !
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