L’economia di relazione, lo spirito del nuovo mondo

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Amici, siamo alle porte di un cambio epocale. Continuare a negare l’evidenza di una società divisa, ormai diretta verso un’inesorabile speciazione è pura illusione, ostinazione e attaccamento materiale ad un mondo che ha già detto tutto ciò che c’era da dire.

Nonostante questo siamo convinti  che un nuovo mondo, basato sul concetto di cooperazione, inclusione e partecipazione, sia non solo possibile, ma anche necessario al tempo stesso.
Un mondo che possa rimpiazzare quell’economia competitiva in cui siamo cresciuti e che, oggi crediamo di poter dire, ci ha portato più danni che benefici, almeno sul piano sociale, umano e affettivo.

La competizione è stata responsabile nel corso degli anni di un progressivo impoverimento sociale dell’essere umano che, avviluppato da basse energie, sopraffatto dall’avidità, dall’invidia, dal risentimento, o più semplicemente dall’estremizzazione dell’ego, ha finito per perdere la sua direzione evolutiva.

Nella società contemporanea si sente parlare costantemente di bipolarità, alienazione, dissociazione, dissonanza cognitiva, disarmonia… perché?
A nostro avviso, quello che ci ha realmente portato a questa condizione, è stato il tempo, o meglio, la mancanza di tempo per fare le cose che facevamo una volta.

Senza neanche rendercene conto, ci siamo ritrovati, come il criceto che gira la ruota, a correre freneticamente, invece di vivere e assaporare ogni istante. Sotto la pressione incalzante degli obblighi sociali, abbiamo barattato il bene più prezioso, il nostro tempo, per una manciata di soldi, con cui comprare cose che, paradossalmente, non sfruttiamo mai in pieno, non avendo appunto tempo a sufficienza.

Tuttavia, crediamo che il modo per invertire la rotta sia passare da un’economia di competizione ad un’economia di relazione, semplicemente sostituendo la moneta e ponendo un altro valore di scambio al centro della nostra esistenza: il TEMPO.

Un sistema in cui ognuno scambia, dona e riceve tempo per sé in relazione agli altri e ad un progetto comune. Parliamo, infatti, di una forma di organizzazione di lavoro e attività condivisi, dove ognuno opera per soddisfare i propri bisogni e quelli altrui, senza aspettarsi una ricompensa in denaro, perché la ricompensa è già la stessa soddisfazione dei bisogni di sé e del gruppo, attraverso l’acquisizione di ore di tempo a credito.
Difficile? Sì, ma non impossibile.

Transizione; Cooperazione Scambio, e Libera contribuzione

Conveniamo che il conseguimento di tale obiettivo presupponga un cambio di paradigma, nonché una transizione graduale, durante la quale si ricorra parzialmente all’uso della moneta tradizionale, fino alla sua completa applicazione.
Di sicuro, serviranno persone, non importa quante, unite da un percorso di crescita interiore comune, le quali dimostrino alla comunità, attraverso l’effettiva applicazione, i vantaggi di riferirsi al tempo come unica unità di misura equa e morale.

Fondamentale sarà creare una rete di persone con cui promuovere eventi durante i quali conoscersi, incontrarsi e proporsi. È la RETE fatta dalle persone la vera risposta al programma di destrutturazione della società voluta da un “potere” invisibile, che governa il mondo, e che di certo non opera a vantaggio dell’essere umano.

Questo è il principio con cui vorremmo creare un nuovo mondo, basato sul concetto dell’unità e della collaborazione, degli Uni-villaggi molto più socialmente integrati degli ecovillaggi spesso improvvisati. Creare una rete di scambio che partendo da progetti come la condivisione Ubuntu o da progetti simili possa creare le basi di un nuovo mondo.

E poi, non ultimo, il progetto a cui tanto teniamo,  trasmettere queste idee ai bambini, che rappresentano la società del futuro. Insegnargli a pensare con le proprie “teste”, e questo attraverso il progetto di crescita LA QUERCIA  che già sta operando in tale direzione promuovendo quotidianamente con i ragazzi princìpi di collaborazione, condivisione e rispetto nell’interesse del gruppo.

Questi progetti sono gli investimenti più importanti che possiamo fare, per gettare  le basi di una ri-fondazione collettività solidale. Partire quindi da una nuova rete di cooperazione, e coesione sociale, dalla spontanea ricettività dei bambini, ancora non contaminati dal pregiudizio che tanto condiziona il mondo degli adulti.

Anche chi viene a trovarci per informazioni, collaborazioni o per partecipare ai nostri incontri, ha l’occasione di assistere dal vivo alle nostre metodologie. È un onore e un piacere allo stesso tempo condividere con gli altri il nostro approccio e soluzione lento e graduale di transizione verso un nuovo mondo.

Per info sui vari progetti info@fruttalia.it

Grazie


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