La Dieta Sequenziale nasce dal desiderio di sintetizzare in un modello alimentare semplice, pratico e funzionale, la fisiologia del nostro organismo con i presupposti della medicina naturale. Va aldilà del calcolo delle combinazioni alimentari
In questa breve descrizione sono esposti in modo semplice i principi guida, per poter applicare questo modello alimentare nella vita di tutti i giorni continuando, se si desidera, a consumare il cibo al quale si è abituati.”
Introduzione alla “Dieta Sequenziale”
“Digerire rispettando le sequenze alimentari”
La Dieta Sequenziale è un modello alimentare semplice, pratico, “funzionale” e nello stesso tempo in sintonia con la fisiologia del nostro organismo.
I criteri nelle scelte alimentari
La maggior parte delle diete convenzionali pone l’attenzione:
- Quantità di calorie introdotte durante la giornata…(vedi la farsa delle calorie)
- Rapporto tra costituenti del cibo [proteine zuccheri e grassi] contenuti di sali minerali, vitamine, ecc.
- Si demonizzano di alcune sostanze come grassi, zucchero e colesterolo;
La “dieta” Sequenziale, focalizza l’attenzione:
- Rapporto tra cibi crudi e cotti.
- Sequenza alimentare.
- Alle compatibilità digestive.
- Al rapporto tra “stato” e capacità digestiva.
- All’anatomia comparata.
Nella Dieta Sequenziale, il modello alimentare è “centrato” su un accettabile compromesso su quelle che sono le esigenze della specie umana.
Proposizioni di S. Graham sull’alimentazione
- Esiste un rapporto definito tra la costituzione fisica o struttura corporea di un animale e il suo alimento normale o quotidiano.
- L’alimento al quale un organismo è normalmente e costituzionalmente adatto è l’alimento che servirà nel modo migliore i più elevati interessi biologici, fisiologici epsicologici dell’animale o dell’uomo.
Partendo dalle proposizioni di S. Graham si possono fare diverse deduzioni, ma una fa riflettere molto. Dalla seconda proposizione
Più l’uomo si allontana dal cibo a cui si è adattato nella sua storia evolutiva più la sua salute, la sua forza, il suo equilibrio, il suo umore, ecc. ne riceverà un “danno”
L’anatomia comparata ci dice che l’uomo è per sua natura un frugivoro, come le grandi scimmie antropomorfe cui assomiglia; l’uomo come le scimmie antropomorfe ha una placenta discoidale, le unghie piatte, incisivi ben sviluppati, molari smussati, ghiandole salivari ben sviluppate, saliva e urina a reazione alcalina, canale intestinale che è 12 volte la lunghezza del corpo.
I predatori ci dice l’anatomia comparata, sono invece caratterizzati da pelle senza pori, incisivi poco sviluppati, molari appuntiti, piccole ghiandole salivari, reazione della saliva e urina acida, canale intestinale 3 volte la lunghezza del corpo, ecc. Partendo da questi presupposti, si potrebbe pensare che l’uomo dovrebbe mangiare esclusivamente frutta ortaggi e noci, ma nell’uomo vi sono anche aspetti di tipo adattivo e culturale da tenere in considerazione.
Il cibo è quel materiale che può essere incorporato nell’organismo e diventare parte integrante delle cellule e dei fluidi, tutte le sostanze inutilizzabili [direttamente o indirettamente] dalle nostre cellule sono trattate dall’ organismo come se fossero “veleni” [tossine].
La vita è cruda, tutti i processi biologici avvengono a temperature alle quali le cellule e gli enzimi svolgono le loro attività vitali. Tutti gli animali che vivono liberi consumano esclusivamente cibi crudi, è come se la vita passasse da un organismo all’altro senza interruzione.
Nel 1930, a Parigi, al Primo Congresso Internazionale di Microbiologia, il dr Paul Kautcharkoff, presentò una relazione sull’effetto della cottura degli alimenti sulla formula leucocitaria negli esseri viventi. La leucocitosi digestiva , cioè l’aumento dei globuli bianchi dopo il pasto è sempre stato considerato un evento fisiologico, ma il dr. Paul Kautcharkoff, ha dimostrato che ciò non avveniva nell’alimentazione con cibi crudi. Più il cibo è “cotto” e “manipolato” e più aumenta la leucocitosi, il corpo risponde alla cottura come se il cibo diventasse qualcosa di estraneo e non più riconosciuto dall’organismo; è interessante notare che se il cibo cotto è preceduto da ortaggi crudi la leucocitosi si attenua di molto.
Un pasto, o meglio gli alimenti che lo compongono, sono digeriti come tutti sanno, prima di poter essere assimilati. Il lavoro digestivo specialmente quando si consumano cibi poco adatti alla specie combinati male,con un infelice rapporto crudo\cotto, con una sequenza sbagliata e altro. Può essere così impegnativo da togliere energie ad altri apparati, come quello della disintossicazione [fegato, reni ,polmoni ecc.] che ha il compito di filtrare il sangue per purificarlo dalle scorie metaboliche, e toglie energia anche all’apparato muscolo/scheletrico e al sistema nervoso che governano le nostre relazioni col mondo esterno. L’alimentazione sequenziale, migliora [senza cambiare almeno inizialmente la dieta [cibo a cui siamo abituati]] , la capacità digestiva e di conseguenza migliora anche la salute.
La frutta all’inizio del pasto è assimilata meglio e arricchisce l’organismo oltre che di vitamine anche di acqua, le verdure crude oltre che di acqua sono ricche di sali minerali, oligoelementi ecc..che migliorano la digestione degli alimenti cotti che consumeremo in seguito, le verdure cotte oltre alla fibra, sono utili anche per il senso di sazietà che “apportano”, e questo ci farà gustare con tranquillità il pasto cucinato della nostra tradizione che consumeremo alla fine.
La sequenza, frutta – verdure crude – ortaggi cotti – piatto della tradizione, oltre alla colazione prevalentemente a base di frutta fresca, nella sua semplicità riesce a migliorare in modo straordinaria la nostra salute apportando 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, 2 porzioni di verdure cotte. Continuando a consumare il nostro primo o secondo a cui siamo abituati..
Uno schema “introduttivo” per entrare da subito nel modello dell’alimentazione sequenziale. Potremmo all’inizio anche mantenere la vecchia colazione, per motivi di spazio e “opportunità” non sono in grado di consigliare un modello di colazione che vada bene per tutti
Enzo Biagi, grande giornalista, affermava che nelle sue interviste poteva garantire esclusivamente la prima domanda, gli altri suoi interventi dipendevano dalle risposte. Specialmente per la colazione, è importante fare in modo che il primo rapporto del giorno con il cibo sia piacevole e funzionale. Passare dalla colazione “convenzionale” ad una colazione adatta alla nostra fisiologia e ai nostri gusti è uno dei passaggi più “delicati” che si attuano con l’alimentazione “Sequenziale” ed è per questo che non riesco a dare una “colazione” che vada bene per “tutti” in poche righe.
Qui un video si approfondimento
Vediamo nel dettaglio perché la frutta va mangiata preferibilmente prima dei pasti:
1) Saziano prima
Un frutto, un’insalata e Un piatto di verdura ad inizio pasto contribuiscono a saziare prima. Dopo aver mangiato una bella insalata, ad esempio, lo stomaco si sente già un po’ pieno e quindi lo stimolo della fame si ridurrà prima, ciò significa che la quantità di alimenti che si è deciso di mangiare dopo potrà essere ridotta e questo consente di evitare di consumare cibo più del dovuto.
2) Si assorbono meglio i principi nutritivi
A stomaco vuoto l’organismo è in grado di assorbire meglio i nutrimenti, scegliere di consumare prima le verdure significa che ciò che il nostro corpo troverà subito disponibile sarà il meglio per lui: acqua, vitamine e sali minerali, elementi che spesso sono carenti nella nostra alimentazione, soprattutto se frettolosa o sregolata.
3) Migliorano la digestione e riducono il gonfiore
Le verdure, in particolare quelle crude, sono ricche di fibre e povere di grassi. Inoltre crude contengono molti enzimi in grado di stimolare al meglio la digestione (che sarà così facilitata) e contemporaneamente contribuiscono a mitigare quel senso di gonfiore post-pasto.
4) Se ne mangiano di più
Se mangiate per prima cosa un bel piatto di pasta o di cereali, il posto per le verdure di contorno sarà senz’altro ridotto e spesso anche di molto. Mangiarle prima della portata principale significa mangiarne di più e mangiarle ad ogni pasto, cosa assolutamente consigliata per avere il giusto apporto di vitamine e sali minerali.
Ma quali verdure scegliere? Si può iniziare con una bella insalata mista dove per mista si intende che ci siano diversi ortaggi, in modo tale da beneficiare di più principi nutritivi. Per avere un’insalata completa il consiglio è quello di mischiare tra loro radici (come carote, ravanelli, rapa rossa, topinambur), fusti (sedano), foglie (insalate di ogni tipo e di tutti i colori, spinaci compresi), fiori (carciofi, capperi, fiori di zucca), frutti (pomodori, fagiolini, cetrioli). Non dimenticate di inserire una manciatina di semi oleosi: girasole, zucca, sesamo, lino, canapa, ecc.