Uno dei maestri ispiratori di questo blog è Arnold Ehret. Siamo stati fra i primi in Italia a conoscerlo, apprezzarlo , studiare e applicare i suoi testi, libri. Ci siamo appassionati dei suoi esperimenti, delle prove di digiuno ” da record” e da cui abbiamo ricavato molta esperienza accresciuta poi dalla condivisione con altri amici e praticati alcuni
E come sa bene, chi ci segue da da quei giorni, siamo cresciuti, abbiamo fatto cose giuste e sbagliate, ma proprio grazie ad esse siamo diventati più esperti, saggi maggiormente consapevoli di tante altre realtà esistenti che abbiamo avuto modo di conoscere e approfondire.
I nostri punti di riferimento principali sono racchiusi nelle filosofia Fruttaliana ” e descritti invece nel regime della dieta fruttaliana che è quella di Ehret modernizzata per i nostri giorni.
E inoltre unici nel moderno ehretismo siamo operativi sia a livello virtuale, nel nostro blog e forum , ma anche su tutti gli eventi che abbiamo creato e che creeremo partendo dal prossimo Rievolution Fruit Fest e da tutti gli progetti, fra cui in primis il progetto cooperativo Ubuntu.
Ed ora per chi non lo conoscesse una breve storia della biografia di Arnodl Ehret:
Nacque il 27 Luglio 1866, in Germania, nei pressi di Friburgo. S’interessò fin da ragazzo di fisica e chimica. Ehret ricevette la sua educazione in una scuola superiore. Le lunghe camminate per andare e tornare dalla scuola aggiunte al pesante lavoro nei campi (ovviamente il giovane Ehret seguiva una dieta ordinaria) gli causarono gravi attacchi di catarro bronchiale. Nonostante questo handicap si laureò con onore.
A 22 anni, nel 1887, Ehret, laureatosi come professore di disegno, fu chiamato a prestare servizio di leva nell’esercito ma congedato poco dopo per disturbi cardiaci. Nel 1897, Ehret a 33 anni, gli venne diagnosticato il Morbo di Bright (una malattia renale). All’epoca questo era solo un termine che indicava genericamente l’insieme delle nefriti, alcune mortali, altre no. Ehret pensò di ottenere la guarigione mediante metodi naturali e decise, in questo senso, di perseguire la pratica del digiuno che aveva avuto modo di osservare altrove.
Nel 1899 Ehret, si recò a Berlino per studiare il vegetarianismo; poi ad Algeri, dove fece esperimenti con il digiuno e la dieta di frutta. Con questo suo nuovo stile di vita Ehret afferma che riuscì a guarirsi e agli inizi del nuovo secolo aprì una “clinica” ad Ascona, Svizzera, dove trattò e sostenne di guarire migliaia di pazienti considerati incurabili. Agli inizi del Novecento, Ehret s’impegnò in una serie di digiuni, controllato da funzionari tedeschi e svizzeri: in un periodo di 14 mesi, completò un digiuno di 21 giorni; uno di 24; uno di 32; ed infine, uno di 49 giorni. Tenne conferenze in tutta Europa. Il nome Arnold Ehret, cominciò a essere famoso e suscitare molto interesse.
Nel 1914 Ehret fu invitato negli Stati Uniti da Benedict Lust, medico pioniere del metodo ‘igienista’. Partì il 27 giugno da Brema e il 6 luglio sbarcò dal transatlantico “George Washington”, a Ellis Island. Da lì,Ehret si recò in California, dove tenne conferenze e corsi sul suo sistema di guarigione della dieta senza muco. Il 9 ottobre del 1922, Ehret all’età di 56 anni, fu vittima di un fatale incidente. Come riportato da un suo studente, Fred Hirsch, una sera nebbiosa pare scivolò su un marciapiede, causandosi una frattura alla base del cranio.
Hirsh testimoniò di non averlo visto cadere ma di averlo trovato già a terra, particolare che ancora oggi fa nascere il dubbio che non si sia trattato di un incidente. Ehret stava conseguendo grandi successi di guarigione con il nuovo stile di vita che proponeva, e i sostenitori della tesi che non si sia trattato di un incidente affermano che le industrie della carne, dei prodotti lattiero-caseari, le case farmaceutiche, oltre alla classe medica, si sentivano minacciate da un sistema di guarigione che escludeva i loro prodotti e servizi. A causa di questi fattori molti credono che forti interessi economici abbiano avuto un ruolo nella morte prematura di Ehret.
Ecco cosa scrive Stefano Momentè, giornalista, scrittore ed esperto di alimentazione vegetariana. fondatore di Vegan Italia, sul professore a cui ha dedicato un libro:
“ARNOLD EHRET È MOLTO AMATO E MOLTO CONTESTATO
Arnold Ehret sosteneva che il ritorno ad un modo di alimentarsi più idoneo per l’uomo, permetterebbe l’autoguarigione, coadiuvando il cambio di alimentazione solo con una serie di digiuni leggeri. Il suo metodo consisteva in un progressivo cambiamento delle abitudini alimentari (l’esclusione graduale dei cibi elaborati industrialmente, degli alcolici e di tutti i cibi producenti muco). In digiuni più o meno lunghi, un costante esercizio fisico, in bagni di sole e d’aria.
Chi lo contesta – ed è capitato anche che contestassero me quando ne parlavo –mette in luce soprattutto l’epoca in cui visse il professore e la mancanza di dati scientifici a supporto. Vero è, come dice Valdo Vaccaro, che ad Ehret mancavano certamente dei riscontri importanti, come le prove di Paul Kouchakoff sulla leucocitosi del sangue, che il ricercatore russo portò alla prima Conferenza Mondiale di Microbiologia di Parigi del 1930. Gli mancava pure il concetto preciso di enzimi nel cibo, sviluppato da Edward Howell. E gli mancavano le ricerche di Afred Bovis e Andrè Simoneton sul potere radiante e sulla vibrazione dei cibi. In verità anche quest’ultimo molto contestato dalla medicina tradizionale. Di tutte queste cose Ehret fu certo anticipatore.
Ed è per questo che ho deciso di scriverne un libro.”
Per chi desiderasse leggere il libro lo trova qui sul sito di Macrolibrarsi:
L’amore alla base di tutto
€ 12
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Con un’appendice a cura di Stefano Momentè
€ 16
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