La farsa delle calorie
La farsa delle calorie
Questo fa parte di una serie di documenti che pubblicherò, in linea con la promozione e divulgazione della semplicità, attraverso chiarezza e buon senso.
Le misurazioni chimiche o tecnico-fittizie o le aggiunte vitaminiche......sono tutti miti come quello sulla B12,....e che purtroppo più se ne parla e più si rafforzano.
Questi argomenti sono "ostruzioni" al libero apprendimento di una sana ideale e allo stesso tempo spensierata alimentazione ideale
Estratto dal libro "Fruttalia" un paio di capitoli sul concetto delle calorie.
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Le misurazioni chimiche o tecnico-fittizie o le aggiunte vitaminiche......sono tutti miti come quello sulla B12,....e che purtroppo più se ne parla e più si rafforzano.
Questi argomenti sono "ostruzioni" al libero apprendimento di una sana ideale e allo stesso tempo spensierata alimentazione ideale
Estratto dal libro "Fruttalia" un paio di capitoli sul concetto delle calorie.
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Ricerchiamo la Verità
Vorremmo dire ai lettori che si sentono un po’ turbati da quanto appreso fin ora, che le false nozioni della dieta moderna, non sono finite. Nonostante noi autori fossimo già consapevoli di alcuni inganni della dietetica, lo stato di confusione che regnava nella nostra testa quando leggemmo per la prima volta il libro di Ehret, era tale da spingerci a fare sempre più domande per fare un po’ di ordine tra le idee.
Possibile che anche il concetto di Calorie (o Joule), vale a dire l’energia che ci da il cibo, fosse errato?
Davvero niente di quanto imparato fin dall’infanzia corrisponde a verità?
Come catalogare, quindi da oggi in poi il cibo?
Una serie lunghissima di domande che esigevano risposte, divennero la spinta verso una nuova conoscenza (e coscienza) alimentare.
La nostra società è abituata a non farsi troppe domande e vive in maniera molto superficiale, così se una pubblicità o una persona influente ci da delle informazioni, le prendiamo per vere.
Abbiamo delegato all’“Autorità scientifica” la nostra salute, senza verificare l’attendibilità delle informazioni, senza chiederci se ci siano interessi economici alla spalle di chi diffonde l’informazione.
In questo modo, personaggi senza scrupoli hanno avuto la strada spianata per far crescere in noi delle idee che hanno giocato a loro vantaggio e, alla fine, abbiamo adattato la realtà alle nostre idee invece di aprire gli occhi e adattare le nostre idee alla realtà.
Con la lettura del sistema BS2, oltre che imparare a guarire in maniera autonoma, vorremmo anche darvi lo stimolo per far crescere la vostra capacità di analisi e critica, trasformandovi in giudice unico per valutare l’attendibilità delle informazioni, ed imparare a giudicare la validità di un Sistema.
Iniziate col mettere in dubbio tutto quello che fin ora abbiamo scritto. Mettete in dubbio anche tutto ciò che vi hanno insegnato fin da piccoli. Ora che siete perfettamente e genuinamente ignoranti, abbandonate per un po’ libri e TV su quest’argomento, e iniziate a far esperienza diretta e concreta su voi stessi.
Siate voi a giudicare la vostra salute, fate più prove per vedere cosa succede, mangiate di tutto, digiunate, scegliete con l’olfatto i vostri piatti oppure fatelo in maniera selettiva, percepite le vostre sensazioni e giudicate come vi sentite dopo una pulizia di intestino e colon.
Alla fine avrete conferma che la Natura umana è una e una sola, e da quel momento sarete voi medici di voi stessi.
Se avete digiunato per dieci, venti giorni, come potete ancora pensare che ci sia un’esatta quantità di calorie da assumere per vivere?
Com’è possibile che certi cibi creino reazioni così evidenti, ma non ci abbiamo mai fatto caso? Dal mal di pancia delle patate, ai brufoli dopo carne o latte, al gonfiore delle gambe dopo la pasta fino alla tensione nervosa delle bevande edulcorate. Durante l’inconsapevole vita alimentare, forse ci siamo accorti del solito meteorismo da legume, ma nulla o poco più.
Quale miglior laboratorio se non il vostro organismo?
La Verità è lì, a portata di mano, senza intermediari, senza fini di lucro, subito oltre i vecchi pregiudizi.
Nelle prossime righe, racconteremo quanto abbiamo trovato di falso e di vero nella nostra ricerca.
La Farsa delle Calorie
“Bevete un po’ di benzina la mattina: ha tante calorie! Tutta energia e scioglie i grassi!”
Potrebbe essere un efficace slogan pubblicitario, ma per quanta benzina potremo bere, non trarremmo mai nessun tipo di caloria e sicuramente ne saremmo avvelenati. Perché? Perché il nostro metabolismo non ha la capacità di estrarre energia da qualsiasi sostanza che non sia frutta e vegetali a foglia verde.
Questo esempio estremo, è utile per capire che il sistema digestivo estrae e utilizza solo ciò che riconosce come compatibile con le nostre funzioni biologiche: credete che sia uguale estrarre energia da una mela, una merendina al cioccolato o l’ultimo piatto di alta cucina? Eppure, per ognuno di questi cibi è stato calcolato un apporto energetico.
Vi siete mai chiesti cosa sia esattamente una caloria (o caloria piccola, che corrisponde a 4,186 Joule)? Per definizione è la quantità d’energia che serve per alzare di un grado un grammo d’acqua, ma a noi interessa il significato che simboleggia sulle etichette dei supermercati: indica la quantità d’energia “teoricamente” ottenibile se tutto quel cibo venisse bruciato, ed è ottenuto sommando la quantità energetica, sempre teorica, dei singoli ingredienti
A cosa serve quindi basare una dieta su una determinata quantità di calorie, se poi queste sono solo dati teorici applicati su cibi non perfettamente digeribili e compatibili con la nostra fisiologia? Migliaia di diete basate sulle calorie e vendute a prezzi carissimi, centinaia di riviste ed esperti dell’ “alimentazione equilibrata” compongono la nostra cultura della salute ma, a parte qualche dimagrimento, non hanno mai ottenuto guarigioni. Possono passare i disturbi da sovrappeso, ma dopo un po’ compaiono mali di diversa natura.
Il concetto di Caloria applicato all’alimentazione, dovrebbe finire nello stesso posto in cui finisce il cibo dopo la digestione.
TUTTO E' POSSIBILE CON LA PRATICA,LA COSTANZA E L'ALLENAMENTO !
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Re: La farsa delle calorie
Peronalmente non credo al fatto che l'essere umano abbia bisogno di x vitamine, di x proteine ecc...
Questo perchè ho sperimentato su me stesso...
però come fare per spiegarlo a qualcuno che è stato indottrinato e è convinto al 100% che quello che gli è stato insegnato sia corretto?
Questo perchè ho sperimentato su me stesso...
però come fare per spiegarlo a qualcuno che è stato indottrinato e è convinto al 100% che quello che gli è stato insegnato sia corretto?
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- Iscritto il: 28/12/2011, 10:30
Re: La farsa delle calorie
Jack, come sempre in questi casi, non c'è veramente peggior sordo di chi non vuole sentire.JackPrana ha scritto:però come fare per spiegarlo a qualcuno che è stato indottrinato e è convinto al 100% che quello che gli è stato insegnato sia corretto?
Se le persone non vogliono crederci, non ci credano. In realtà dovrebbero spiegare come millenni di evoluzione abbiano portato l'uomo ad essere quello che è senza aver mai avuto cognizione delle quantità necessarie di calorie, proteine, vitamine.
Se ci siamo evoluti seguendo semplicemente l'istinto (e ascoltando il nostro corpo), come mai adesso che siamo tanto informati e istruiti abbiamo tutti questi malanni e stiamo "marcendo" nel corpo e nello spirito?
Re: La farsa delle calorie
ciao Jack sono patty, ed è la prima volta che scrivo. Sono d accordo con te di quello che hai scritto. Il nostro lavoro è quello di ascoltare le richieste del nostro corpo,sono a casa con l influenza,da tre giorni, ho tosse che sta diminuendo, la febbre è passata,e piccoli dolori alle ossa, ma nn ho preso NIENTE , x la prima volta!Se penso agli anni indietro... Ho lasciato che il mio corpo procedesse secondo NATURA... riposo, verdura e frutta. Non mi sento debole !! 

Re: La farsa delle calorie
Grazie luca,
per condividere....leggerò sicuramente....
Fabbisogno indotto...
di proteine.... di vitamine....bla bla....
io dico alla gente,prova e vedrai...facile e semplice....
zero spese solo "impegno"iniziale.....
non devi comprare nulla...quindi...
io leggo apprendo e testo su il mio corpo...
per condividere....leggerò sicuramente....
Fabbisogno indotto...
di proteine.... di vitamine....bla bla....
io dico alla gente,prova e vedrai...facile e semplice....
zero spese solo "impegno"iniziale.....
non devi comprare nulla...quindi...
io leggo apprendo e testo su il mio corpo...
Re: La farsa delle calorie
Se le calorie sono una farsa perché se le aumento allora aumento di peso???
Re: La farsa delle calorie
La questione è la seguente: il cibo fornisce energia, che per convenzione viene misurata in kcal, tuttavia non è vero che noi dobbiamo semplicemente assumere un certo numero di calorie, bensì ottenere la giusta quantità di energia dal nostro cibo ideale, cioè la frutta.Akira ha scritto:Se le calorie sono una farsa perché se le aumento allora aumento di peso???
Se aumenti la quantità di cibo aumenti di peso perchè introduci nell'organismo un maggior quantitativo di energia e di sostanze che contribuiscono allo sviluppo dei tessuti, sia quello adiposo, sia quello muscolare.
La bufala delle calorie. Il corpo non brucia, metabolizza!
La bufala delle calorie. Il corpo non brucia, metabolizza!
Le calorie applicate all’alimentazione sono un mito da sfatare con nessun fondamento scientifico. E’ incredibile come abbiamo sempre dato per scontata la questione delle calorie senza farci qualche domanda. In questo articolo spiego cos’è la caloria e perché non ha alcun senso applicarla al cibo e alla dieta, citando alcuni dottori che hanno già scoperto questa bufala.
COS’E’ LA CALORIA
Il potere calorico di una sostanza è la quantità di calore ottenuta dalla combustione completa di un grammo di quella sostanza, e si misura in calorie.
La grande caloria, o semplicemente caloria (kcal) è la quantità di calore necessario ad alzare di 1 grado centigrado ( da 14,5 °C a 15,5 °C) la temperatura di 1 chilogrammo di acqua.
Il potere calorico viene determinato con i calorimetri (combustibili gassosi) o con la bomba calorimetrica (solidi e liquidi).
QUANDO E’ STATA APPLICATA ALL’ALIMENTAZIONE
Il chimico statunitense Wilbur Olin Atwater fu il primo ad applicare il CONCETTO di caloria all’alimentazione. Come afferma wikipedia, nelle sue ricerche, Atwater applica il primo principio della termodinamica che prima di lui era stato già usato in studi sull’alimentazione e sul metabolismo degli animali, ma non era stato applicato all’uomo perché si riteneva che l’uomo fosse naturalmente diverso e che a lui non si applicassero le medesime leggi fisiche e chimiche valide nel mondo animale. Atwater determinò che una certa percentuale (inferiore al 10%) del cibo ingerito non viene digerita, e quindi non fornisce alcun apporto calorico. Nell’ambito del restante 90%, cioè del cibo digerito, proteine e carboidrati producono mediamente circa 4 kilocalorie per grammo, i grassi 9 kcal/gr. L’alcool è a 7 Kcal/gr.
L’UNIVERSITA’ DI HARVARD AMMETTE L’ERRORE DELLA CALORIA
Rachel Carmody, ricercatore dell’Università di Harvard, chiede che il sistema Atwater sia completamente da rivedere essendo ampiamente usato per determinare i valori calorici con un metodo vecchio di 140 anni riconosciuto non valido. Così spiega nel Daily Mail: “I valori calorici riportati sulle etichette degli alimenti non colgono i costi importanti della digestione che sono in genere inferiori per gli alimenti trasformati e superiore per gli oggetti non modificati. Quindi, anche se due alimenti potrebbero avere lo stesso numero di calorie su carta, queste calorie non sono necessariamente ugualmente disponibili per l’organismo. In alcuni casi, i valori calorici riportati potrebbero differire dall’effettiva raccolta di energia di ben il 50%”
L’UOMO NON E’ UNA STUFA
ll professor Paolo Manzelli, docente di chimica-fisica e direttore a Firenze del Laboratorio di ricerca e educazione innovativa afferma: «Il corpo dell’ uomo non è una macchina e la caloria non può essere applicata al vivente. Un errore consolidato nella società industriale, ma nel passaggio alla conoscenza l’equazione energia-lavoro meccanico è falsa. L’essere vivente non è uno scambiatore di calore come una stufa, perché il calore lo disperde. Ci si dovrebbe piuttosto soffermare sulla qualità degli alimenti…»
IL DIMAGRIMENTO NON E’ UNA QUESTIONE DI CALORIE
Come afferma la Dott.ssa Veronica Pacella: “Gli ultimi studi dimostrano che quando il corpo umano vede diminuire l’introito di cibo mette in moto dei meccanismi legati alla primordiale paura di morire di fame. Inizia quindi a diminuire i suoi consumi e a rallentare il metabolismo basale, attingendo spesso alla “massa magra” per ricavare energia (cioè i muscoli) e non a quella “grassa” come molti pensano. Il risultato è un dimagrimento temporaneo, perché appena si ricomincia a mangiare “normalmente”, l’organismo, che conserva ancora il segnale di “allarme”, tenta di immagazzinare tutto il cibo che gli è possibile in vista di una futura carestia e quindi si ritorna in sovrappeso.
Il sovrappeso ha diverse cause e può derivare da sedentarietà, da un metabolismo rallentato, da disfunzioni ormonali e da intolleranze alimentari. Sta allo specialista individuarne il motivo e rimettere in moto l’organismo affinché reagisca al meglio agli stimoli nutrizionali, che non corrispondono necessariamente alla quantità di cibo e che dovrebbero sfruttare l’azione che ogni alimento esercita nell’organismo.”
Insomma le calorie, ovvero la capacità di produrre calore del cibo non c’entra nulla.
IL CIBO NON BRUCIA COME LA LEGNA
La misura della caloria considera solo l’energia come un fatto fisso, una mela nell’etichetta ha scritte sempre le stesse calorie, ma non ha niente a che vedere con quello che accade nell’organismo. Il fruttosio della mela potrà essere convertito in glicogeno ed immagazzinato, oppure nutrirà la flora batterica, oppure se le riserve di glicogeno sono piene verrà convertito in grasso, ecc. Tutti processi biochimici diversi, che impiegano e producono diverse energie. La stessa legna invece svilupperà lo stesso calore in tutti i caminetti.
Un pomodoro ciliegino ed un cucchiaino di zucchero: entrambi hanno 20 calorie ma verranno trattati in maniera completamente diversa dal corpo. Inoltre il pomodoro è ricco di enzimi, vitamine e sali minerali, mentre lo zucchero non apporta enzimi, sali minerali e vitamine come quelli che ritroviamo nel pomodorino, ma ne richiede altrettanti per essere smaltito. L’organismo ha bisogno proprio di sostanze come vitamine, sali minerali e altre molecole per il suo metabolismo e queste sostanze esulano dai canonici carboidrati, proteine e grassi che tutti conosciamo e che ritroviamo nelle etichette a fianco ai valori calorici.
CONCLUSIONE
Noi non siamo dei forni o stufe con cui è stato stabilito il potere calorico (termico) di carboidrati, proteine e grassi;
L’uomo produce energia chimica dal cibo e non energia termica;
Impieghiamo energia per metabolizzare un alimento dato che usiamo energia per masticarlo, digerirlo, assimilarlo e liberarci dalle tossine fornite dal tale alimento, tutti fattori esclusi dal conteggio delle calorie;
L’attuale sistema di calcolo delle calorie si basa su tabelle vecchie di almeno 140 anni (1870);
Il valore nutrizionale scritto sulle etichette di un alimento con più di un ingrediente vengono calcolati semplicemente sommando aritmeticamente le calorie dei vari ingredienti non considerando l’energia che si spenderà per digerire l’alimento;
Chi ha stabilito quale quantità di energia il corpo umano usa delle calorie ingerite (Wilbur Olin Atwater) ha stimato l’energia dai resti trovati nelle feci;
Uno stesso cibo può essere metabolizzato in modi diversi producendo ed impiegando energie diverse, quindi è assurdo il concetto fisso di caloria;
I carboidrati, proteine e grassi non sono tutti uguali, quelli di alcuni cibi sono più biodisponibili di altri e la loro biochimica dipende dagli alimenti che si sono mangiati in precedenza, da quelli che li accompagnano, dall’orario della giornata;
La nostra condizione ormonale, il nostro umore, le condizioni dell’intestino, dello stomaco, del fegato, del pancreas, lo stato mentale, l’attività fisica, l’ambiente in cui viviamo sono tutti fattori che determinano come metabolizziamo, quanto energia usiamo, quanta ne accumuliamo, quanta ne produciamo
Mangiare a sazietà cibi sani, freschi, prodotti con metodi naturali. Evitare sale, zucchero e farine, in transizione vanno bene quelli integrali. Niente finto cibo industriale. Niente stress. Attività fisica. Attività ludiche (ballo, canto, gioco). Questa è la mia ricetta della longevità.
Fonte:
http://www.dionidream.com/la-bufala-del ... tabolizza/
Le calorie applicate all’alimentazione sono un mito da sfatare con nessun fondamento scientifico. E’ incredibile come abbiamo sempre dato per scontata la questione delle calorie senza farci qualche domanda. In questo articolo spiego cos’è la caloria e perché non ha alcun senso applicarla al cibo e alla dieta, citando alcuni dottori che hanno già scoperto questa bufala.
COS’E’ LA CALORIA
Il potere calorico di una sostanza è la quantità di calore ottenuta dalla combustione completa di un grammo di quella sostanza, e si misura in calorie.
La grande caloria, o semplicemente caloria (kcal) è la quantità di calore necessario ad alzare di 1 grado centigrado ( da 14,5 °C a 15,5 °C) la temperatura di 1 chilogrammo di acqua.
Il potere calorico viene determinato con i calorimetri (combustibili gassosi) o con la bomba calorimetrica (solidi e liquidi).
QUANDO E’ STATA APPLICATA ALL’ALIMENTAZIONE
Il chimico statunitense Wilbur Olin Atwater fu il primo ad applicare il CONCETTO di caloria all’alimentazione. Come afferma wikipedia, nelle sue ricerche, Atwater applica il primo principio della termodinamica che prima di lui era stato già usato in studi sull’alimentazione e sul metabolismo degli animali, ma non era stato applicato all’uomo perché si riteneva che l’uomo fosse naturalmente diverso e che a lui non si applicassero le medesime leggi fisiche e chimiche valide nel mondo animale. Atwater determinò che una certa percentuale (inferiore al 10%) del cibo ingerito non viene digerita, e quindi non fornisce alcun apporto calorico. Nell’ambito del restante 90%, cioè del cibo digerito, proteine e carboidrati producono mediamente circa 4 kilocalorie per grammo, i grassi 9 kcal/gr. L’alcool è a 7 Kcal/gr.
L’UNIVERSITA’ DI HARVARD AMMETTE L’ERRORE DELLA CALORIA
Rachel Carmody, ricercatore dell’Università di Harvard, chiede che il sistema Atwater sia completamente da rivedere essendo ampiamente usato per determinare i valori calorici con un metodo vecchio di 140 anni riconosciuto non valido. Così spiega nel Daily Mail: “I valori calorici riportati sulle etichette degli alimenti non colgono i costi importanti della digestione che sono in genere inferiori per gli alimenti trasformati e superiore per gli oggetti non modificati. Quindi, anche se due alimenti potrebbero avere lo stesso numero di calorie su carta, queste calorie non sono necessariamente ugualmente disponibili per l’organismo. In alcuni casi, i valori calorici riportati potrebbero differire dall’effettiva raccolta di energia di ben il 50%”
L’UOMO NON E’ UNA STUFA
ll professor Paolo Manzelli, docente di chimica-fisica e direttore a Firenze del Laboratorio di ricerca e educazione innovativa afferma: «Il corpo dell’ uomo non è una macchina e la caloria non può essere applicata al vivente. Un errore consolidato nella società industriale, ma nel passaggio alla conoscenza l’equazione energia-lavoro meccanico è falsa. L’essere vivente non è uno scambiatore di calore come una stufa, perché il calore lo disperde. Ci si dovrebbe piuttosto soffermare sulla qualità degli alimenti…»
IL DIMAGRIMENTO NON E’ UNA QUESTIONE DI CALORIE
Come afferma la Dott.ssa Veronica Pacella: “Gli ultimi studi dimostrano che quando il corpo umano vede diminuire l’introito di cibo mette in moto dei meccanismi legati alla primordiale paura di morire di fame. Inizia quindi a diminuire i suoi consumi e a rallentare il metabolismo basale, attingendo spesso alla “massa magra” per ricavare energia (cioè i muscoli) e non a quella “grassa” come molti pensano. Il risultato è un dimagrimento temporaneo, perché appena si ricomincia a mangiare “normalmente”, l’organismo, che conserva ancora il segnale di “allarme”, tenta di immagazzinare tutto il cibo che gli è possibile in vista di una futura carestia e quindi si ritorna in sovrappeso.
Il sovrappeso ha diverse cause e può derivare da sedentarietà, da un metabolismo rallentato, da disfunzioni ormonali e da intolleranze alimentari. Sta allo specialista individuarne il motivo e rimettere in moto l’organismo affinché reagisca al meglio agli stimoli nutrizionali, che non corrispondono necessariamente alla quantità di cibo e che dovrebbero sfruttare l’azione che ogni alimento esercita nell’organismo.”
Insomma le calorie, ovvero la capacità di produrre calore del cibo non c’entra nulla.
IL CIBO NON BRUCIA COME LA LEGNA
La misura della caloria considera solo l’energia come un fatto fisso, una mela nell’etichetta ha scritte sempre le stesse calorie, ma non ha niente a che vedere con quello che accade nell’organismo. Il fruttosio della mela potrà essere convertito in glicogeno ed immagazzinato, oppure nutrirà la flora batterica, oppure se le riserve di glicogeno sono piene verrà convertito in grasso, ecc. Tutti processi biochimici diversi, che impiegano e producono diverse energie. La stessa legna invece svilupperà lo stesso calore in tutti i caminetti.
Un pomodoro ciliegino ed un cucchiaino di zucchero: entrambi hanno 20 calorie ma verranno trattati in maniera completamente diversa dal corpo. Inoltre il pomodoro è ricco di enzimi, vitamine e sali minerali, mentre lo zucchero non apporta enzimi, sali minerali e vitamine come quelli che ritroviamo nel pomodorino, ma ne richiede altrettanti per essere smaltito. L’organismo ha bisogno proprio di sostanze come vitamine, sali minerali e altre molecole per il suo metabolismo e queste sostanze esulano dai canonici carboidrati, proteine e grassi che tutti conosciamo e che ritroviamo nelle etichette a fianco ai valori calorici.
CONCLUSIONE
Noi non siamo dei forni o stufe con cui è stato stabilito il potere calorico (termico) di carboidrati, proteine e grassi;
L’uomo produce energia chimica dal cibo e non energia termica;
Impieghiamo energia per metabolizzare un alimento dato che usiamo energia per masticarlo, digerirlo, assimilarlo e liberarci dalle tossine fornite dal tale alimento, tutti fattori esclusi dal conteggio delle calorie;
L’attuale sistema di calcolo delle calorie si basa su tabelle vecchie di almeno 140 anni (1870);
Il valore nutrizionale scritto sulle etichette di un alimento con più di un ingrediente vengono calcolati semplicemente sommando aritmeticamente le calorie dei vari ingredienti non considerando l’energia che si spenderà per digerire l’alimento;
Chi ha stabilito quale quantità di energia il corpo umano usa delle calorie ingerite (Wilbur Olin Atwater) ha stimato l’energia dai resti trovati nelle feci;
Uno stesso cibo può essere metabolizzato in modi diversi producendo ed impiegando energie diverse, quindi è assurdo il concetto fisso di caloria;
I carboidrati, proteine e grassi non sono tutti uguali, quelli di alcuni cibi sono più biodisponibili di altri e la loro biochimica dipende dagli alimenti che si sono mangiati in precedenza, da quelli che li accompagnano, dall’orario della giornata;
La nostra condizione ormonale, il nostro umore, le condizioni dell’intestino, dello stomaco, del fegato, del pancreas, lo stato mentale, l’attività fisica, l’ambiente in cui viviamo sono tutti fattori che determinano come metabolizziamo, quanto energia usiamo, quanta ne accumuliamo, quanta ne produciamo
Mangiare a sazietà cibi sani, freschi, prodotti con metodi naturali. Evitare sale, zucchero e farine, in transizione vanno bene quelli integrali. Niente finto cibo industriale. Niente stress. Attività fisica. Attività ludiche (ballo, canto, gioco). Questa è la mia ricetta della longevità.
Fonte:
http://www.dionidream.com/la-bufala-del ... tabolizza/
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